È finalmente giunta l’approvazione definitiva della bozza di decreto legislativo in materia di riforma del catasto (in particolare sul tema delle commissioni censuarie): nella giornata di ieri la Commissione Finanze e Tesoro del Senato ha dato il sì definitivo all’unanimità al testo che innova in maniera importante la materia del catasto. Lo schema di decreto legislativo definisce la composizione, le attribuzioni e il funzionamento delle commissioni censuarie, in attuazione della delega fiscale.
L’approvazione di ieri ha dato il via libera alle modifiche sull’originario schema di decreto legislativo già esaminato dalla Commissione, in accoglimento di specifiche richieste formulate dopo un approfondito ciclo di audizioni. Modifiche presentate dal relatore (e presidente della commissione Finanze e Tesoro del Senato) Mauro Maria Marino, il quale ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “ Le modifiche accolte dal Governo vanno nella direzione del catasto partecipativo, agevolano cioè la realizzazione di un processo di revisione del catasto, sempre più urgente e atteso dai contribuenti, che sia guidato e condotto dall’Agenzia delle Entrate, ma con l’apporto di soggetti esterni, siano essi professionisti o le associazioni di categoria. Auspico – prosegue Marino – pertanto la rapida attuazione delle disposizioni approvate, che costituiscono un passo necessario nella direzione del nuovo catasto. L’unanimità di tutti i gruppi dimostra il pregio politico di un metodo incentrato sulla piena collaborazione tra il Parlamento e il Governo”. Ma ecco in breve il contenuto del decreto attuativo (il primo approvato in questo percorso di riforma del catasto 2014).
Cosa ne pensano i professionisti e i cittadini di questo percorso di revisione? AGEFIS ha promosso un questionario in merito a questa domanda. Consulta i risultati nell’articolo Riforma catasto: un passo necessario secondo professionisti e contribuenti.
Chi fa parte delle commissioni censuarie
Tra i membri delle commissioni censuarie ci saranno rappresentanti delle Entrate, degli enti locali, di professionisti, tecnici, docenti qualificati ed esperti di statistica e di econometria, indicati da Ordini e associazioni di categoria. Queste ultime troveranno ora spazio obbligatoriamente nelle commissioni, mentre nella versione iniziale del decreto la loro presenza era facoltativa.
Competenze
Per ciò che riguarda le competenze delle commissioni è necessario effettuare una bipartizione: le commissioni locali (ce ne sarà una per provincia) avranno il compito di approvare i quadri tariffari delle unità immobiliari urbane e quelli delle qualità e classi dei terreni, collaborando inoltre alle revisioni del catasto urbano e, soprattutto, validando gli algoritmi necessari all’attribuzione delle nuove rendite catastali. La commissione censuaria centrale, invece, rivestirà il ruolo apicale di giudice sui ricorsi presentati dalle Entrate ma anche da Comuni e da associazioni di categoria contro le decisioni delle commissioni locali sui quadri delle categorie e delle classi catastali.
Per approfondire il tema leggi l’articolo Riforma catasto: Confedilizia dice sì alle nuove commissioni censuarie.
Come detto, l’approvazione del decreto sulle Commissioni censuarie è solo il primo passo della più ampia revisione della materia catastale nel nostro paese: ora si attendono gli altri (e successivi) decreti sul catasto. La prossima tappa è quella relativa alla determinazione del meccanismo di individuazione del valore patrimoniale medio mediante specifici algoritmi.