Ho molto apprezzato l’intervista di Epifani al Corriere Della Sera di oggi, come quella di Massimo D’Alema all’Unità.
Finalmente si mettono con chiarezza i puntini sulle i.
Epifani: E la stabilità del governo?
«Il principio di legalità in uno stato democratico viene prima di qualsiasi valutazione politica».
Anche prima dell’esecutivo?
«È il fondamento. Se annulliamo legittimità e legalità non c’è più nessun caposaldo, per questo bisogna avere una linea rispettosa ma anche molto ferma. Io non vedo altre strade».
D’Alema: “Questo è un governo di necessità ed è un governo di scopo. Non di pacificazione, o chissà cos’altro. È un governo nato dall’emergenza e che ha finalità molto precise e circoscritte: accompagnare e sostenere una possibile ripresa dell’economia, combattere la disoccupazione, anche sollecitando una una rinnovata e vigorosa azione Europea.
E il Paese ha bisogno di stabilità e tornare a votare senza aver cambiato la legge elettorale sarebbe un atto folle. Non possiamo ridurci ad essere semplicemente i guardiani di una stabilità sempre più traballante sotto i colpi del Pdl, che appare prigioniero di un rapporto di tipo carismatico-proprietario nei confronti di Berlusconi”.
Ora teniamo fede a queste parole con dignità e con la certezza che la legge deve essere uguale per tutti, altro che salvacondotti.