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Finalmente un maschio: Giovanni Chiodi governatore dell’Abruzzo.

Creato il 29 gennaio 2014 da Pierumberto @Pierumberto

È bello trovare la normalità. È stata una debolezza portare quella ragazza in hotel ma assicura di non averla aiutata a ottenere quell’incarico pubblico quadriennale alle Pari Opportunità regionali. È questa la difesa, rilasciata al Corriere della sera, di Giovanni Chiodi, governatore dell’Abruzzo, che insieme con altri 24 tra consiglieri e assessori è accusato di truffa, peculato e falso nell’ambito dell’indagine sui rimborsi spese della regione.
Giovanni Chiodi è quasi perennemente sotto la lente di ingrandimento. Nel settembre 2008 giunge la notizia di un suo rinvio a giudizio insieme ad altre 14 persone. Le accuse dalla procura sono attività di gestione dei rifiuti non autorizzata, inquinamento dell’aria, crollo colposo e falso materiale per il crollo della Discarica La Torre. Il 15 maggio 2013 il Pm di Teramo chiede 16 mesi di reclusione per l’ex Sindaco teramano e il suo vice Berardo Rabbuffo. Il 25 giugno 2013, il giudice monocratico dello stesso tribunale emette la sentenza e pronuncia l’assoluzione con formula piena, perché il fatto non costituisce reato.
Il 23 gennaio 2013 la Procura di Pescara rende noto che il Presidente della Regione Abruzzo Chiodi, il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo Nazario Pagano, il Vicepresidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione, 8 su 9 degli Assessori regionali della Giunta Chiodi e 20 su 27 consiglieri regionali di centrodestra per la maggioranza (12 di Forza Italia, 2 del Nuovo Centrodestra, 2 della lista “Rialzati Abruzzo”, 1 di Fratelli d’Italia, 1 del MpA, 1 di Scelta Civica e 1 dell’UdC) e 3 su 18 consigliere regionali di centrosinistra per l’opposizione (2 ex IdV ora Movimento 139 tra cui Carlo Costantini, ex candidato presidente del centrosinistra contro Chiodi alle regionali del 2008 e 1 di Sel) per truffa aggravata ai danni della Regione, peculato e falso ideologico nell’inchiesta sulle ” spese pazze” sui rimborsi ai gruppi regionali usati illecitamente per spese personali che vede l’Abruzzo come diciottesima Regioni di indagati su venti per queste ipotesi inquisitorie.Tuttavia il Presidente Chiodi ha parlato di spese regolari e rendicontate che saranno chiarite.
E meno male!

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