Finalmente una freccia verde
Bene i bancari ed i petroliferi. Svetta Mediaset dopo buoni dati sugli abbonati Premium. Giù i titoli più legati al dollaro come Campari e Luxottica.
La nostra Borsa è stata la migliore di giornata, ma quanta fatica!!! Partita bene, ma subito scesa in territorio negativo, ritornata sopra la parità e poi di nuovo ricaduta per risorgere infine nelle ultime ore di contrattazione.
Insomma, il grafico odierno del Ftse Mib (+1,23%) assomiglia molto a quello di un tappone dolomitico del Giro d’Italia.
Certo alla fine il risultato finale è stato positivo, grazie al rimbalzo dei titoli del comparto bancario, e questo è quel che conta, ma non si può non sottolineare che dagli Usa sono arrivati dati macro davvero allarmanti, con le prime richieste di sussidi alla disoccupazione in aumento, con un dato sulla produttività (-3%) perlomeno raggelante ed un calo degli ordinativi all’industria (-2,9%) che aumenta il pessimismo sul futuro.
Insomma i timori che si possa assistere a rimbalzi del “gatto morto”, non paiono infondati, auguriamoci di no, naturalmente, già ora siamo crollati sui livelli che il nostro indice di riferimento faceva segnare nel settembre 2013, dove vogliamo andare?
Per la verità, però, questa discesa assomiglia maledettamente a quella che il nostro indice principale ebbe nel 2011, allora fu attaccato il nostro debito pubblico (ricordate lo spread?), oggi questa operazione è resa impossibile dallo “scudo” della Bce quindi pur essendo aumentato il nostro spread è tutt’ora sui 120 punti, ma è quanto accaduto alle nostre Banche che non ci può far tranquilli.
Così come non ci può far star tranquilli l’andamento del mercato valutario con l’euro in continua ascesa, ci si dovrebbe chiedere infatti perché la moneta unica, espressione di un gruppo di Paesi che mai come in questo momento sono stati così litigiosi e disuniti, continui ad apprezzarsi. Non sarà che al di là dell’Oceano la situazione sia ancora più grave?
Ma torniamo al nostro Ftse Mib per segnalare al solito i titoli che hanno maggiormente mosso la seduta odierna.
E cominciamo dal fondo con Campari (-4,35%) che risente più di altri il peggioramento del cambio Eur/Usd, così come Luxottica (-1,96%) tornata su livelli che non vedeva da quasi un anno.
Ennesimo ribasso anche per Finmeccanica (-1,82%) che in intraday è scesa sotto quota 10 euro, ed in calo anche Saipem (-1,58%) che sta concludendo la seconda cruciale settimana dell’adc.
Estremamente preoccupanti i cali di Telecom Italia (-1,43%), Fiat Chrysler (-1,25%) e Generali (-1,10%).
Rincuoriamoci quindi volgendo lo sguardo verso la parte alta della classifica odierna.
In vetta troviamo Mediaset (+7,58%) che rimbalza da quota 3 euro dopo le parole di Piersilvio Berlusconi che annuncia buoni risultati per quanto riguarda la tv a pagamento.
Gran rimbalzo anche per Tenaris (+6,10%) dopo l’incremento del prezzo del petrolio quindi un tris di bancari guidati da Banca Intesa (+5,80%) che abbozza l’ennesimo rimbalzo, a seguire Banca MPS (+4,40%) e BpM (+3,99%).
Si risollevano Ferrari (+3,28%), Buzzi Unicem (+3,18%) ed Anima Holding (+2,78%), e per finire citiamo la perfomance di Eni (+2,25%) che ha dato il suo contributo alla performance odierna del nostro indice di riferimento.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro
