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Financial Crime: «Italia/Francia. Code in frontiera: rischio “latte alle ginocchia”»

Creato il 26 aprile 2011 da Yourpluscommunication

Financial Crime: «Italia/Francia. Code in frontiera: rischio “latte alle ginocchia”»

Lactalis ha tagliato la testa al toro ed ha deciso: “rispettando” le regole del mercato e degli azionisti più o meno piccoli lancerà un’offerta pubblica di acquisto totalitaria su Parmalat a 2,6 euro per azione. Un’operazione niente male. Così come niente male appare il corrispettivo visto che il titolo che giovedì aveva chiuso a 2,312 euro nei primi mesi del 2011 ha oscillato tra un massimo di 2,73 euro il 17 marzo scorso ed un minimo di 2,075 euro il 7 gennaio.

E adesso? Cdp, banche varie, Granarolo, vale a dire tutti i nomi dei possibili cavalieri bianchi (mai colore fù più appropriato!) che si sono messi di mezzo a questa acquisizione che faranno? Ai posteri l’ardua sentenza.

Stessa sorte, e soprattutto stesso clamore, non e’ toccata alla Mercurio della quale Gefco ha annunciato oggi di aver acquisito il 70% del capitale.
E chi saranno mai costoro, vien da domandarsi. Gefco, come si può leggere nel sito, è una società francese di logistica controllata al 100% dalla Peugeot Citroen, nel 2009 ha fatturato 2,9 mld di euro, è presente in 100 Paesi con 8.800 collaboratori. Opera nella logistica a monte e a valle del gruppo automobilistico francese e si propone, per il 2012, di essere il gruppo di riferimento nella logistica per l’industria, di fatturare 4 mld di euro con un risultato operativo del 5%. Mercurio, che nella mitologia greca era il messaggero degli dei e quindi un trasportatore ante litteram, è invece un gruppo italiano leader nel trasporto e distribuzione di autoveicoli in Italia e nel mondo. Gestisce cioè quei camion pieni di automobili (bisarche) che spesso e volentieri vediamo sulle nostre strade fatturando (nel 2010) qualcosa come 127 mln di euro.

L’operazione, che dovrà comunque passare al vaglio delle varie autorità antitrust e per la quale non e’ stato comunicato nessun importo, ha visto tra i cedenti il fondo Venice, controllato dalla veneta Palladio Finanziaria, e dal milanese RP3 Fund.

Certo, vien da dire, c’e’ una bella coda in uscita al tunnel del monte bianco!

PdP


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