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Finanza ed Economia reale : un occhio su Atene

Da Investireoggisicuro

 

Come è possibile che nonostante l’economia reale nell’eurozona sia ancora in recessione, i mercati finanziari (borse) non rispondano con nuovi minimi ?

 

Una delle risposte potrebbe essere che la speculazione finanziaria si disinteressa nel breve periodo dei fondamentali economici e ha il solo obiettivo di comprare o vendere strumenti sfruttando le informazioni riservate o di altro tipo pur di trarne un profitto.

 

Ma un’ altra risposta che a molti lettori potrà apparire priva di senso sta nel fatto che i mercati finanziari (in modo particolare quelli azionari) vivono di aspettative future.

 

Leggi: Corsa al Mercato Azionario: Realtà o Bolla?

 

Motivo  per cui se è vero che l’economia in eurozona è in recessione, fatta eccezione per la sola Germania, è anche vero che i dati attuali molto negativi potrebbero nel prossimo futuro solo migliorare, seppur di poco e gradualmente, e quindi tutto ciò è quanto basta per mandare al rialzo il mercato azionario europeo.

 

Partendo quindi da questo presupposto, si riporta a solo scopo di analisi e di informazione e non di sollecitazione all’investimento, l’andamento nell’ultimo anno dell’ etf sulla borsa di Atene (Grecia).

 

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Si può notare come il suo minimo nell’ultimo anno sia stato per ora a giugno del 2012 al prezzo di 0.82 euro, da cui gradualmente è iniziata una fase di riaccumulo (acquisti graduali) che è proseguita fino a febbraio del 2013 a 1.70, per poi trovare una battuta di arresto, appunto tra febbraio e marzo/2013. Ma da aprile in poi sono tornati gli acquisti e sulla scia della notizia del miglioramento delle agenzie di rating del grado di solvibilità dello stato greco, passato da CCC a B,(per chi non lo sapesse ancora) i prezzi hanno messo il turbo facendo registrare un nuovo massimo relativo a 2.04: facendo due conti, la borsa greca dai minimi del 2012 è rimbalzata del + 140 %.

 

La figura tecnica dei prezzi è ancora orientata al rialzo e la forte correzione in atto negli ultimi giorni con perfetta chiusura del gap a 1.60 euro, pare essere il preludio ad una nuova fase di riaccumulazione nella fascia di prezzi tra 1.40-1.60 per una nuova ripartenza al rialzo con obiettivi molto ambiziosi ovvero area 2.05 euro e successivamente 2.4-2.50  e forse oltre. Attenzione però perché un calo delle quotazioni sotto area 1.20 negherebbe lo scenario rialzista delineato.

 

Vedremo nei mesi a venire chi avrà ragione se il mercato oppure l’economia.

 

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