Il coordinamento provinciale di Oristano, riunitosi nei giorni scorsi, alla luce dei recenti avvenimenti, ha discusso della linea politica del partito, che determinerà le future alleanze anche in ordine alla legge elettorale che il Parlamento sarà in grado di varare.
Ma, al centro dell’ampia discussione vi è stata la recente decisione dell’On. Palomba, segretario regionale del partito, di votare alla Camera dei Deputati CONTRARIO all’ordine del giorno presentato dai parlamentari sardi del PD, riguardo al trasferimento della quota di entrate erariali dovute dallo Stato alla Sardegna (accordo governi Prodi-Soru).
L’ordine del giorno approvato dalla Camera, con il via libera del Governo, ha impegnato lo Stato a trasferire immediatamente la prima rata di circa un miliardo e trecento milioni alla Regione Sardegna e, le dichiarazioni di Palomba riportate dalla stampa regionale, mai smentite (quindi verosimili) destano in noi preoccupazione e sconcerto.
Aver letto che l’On. Palomba ha votato contro su indicazione del partito ci fa sorgere il dubbio se egli faccia gli interessi (solo a parole) degli elettori e militanti sardi che l’hanno votato, ma nei fatti si debba attenere alle decisioni romane.
Non una questione qualunque ma una battaglia campale che in questi anni ha visto tutte le forze politiche e sociali rivendicare con forza quanto dovuto dallo Stato. Risorse indispensabili per rilanciare la Sardegna avvolta in una crisi sociale ed ecomonica senza precedenti.
Ci aspettiamo dall’On. Palomba un intervento pubblico più esaustivo di quello fatto a mezzo stampa e un approfondimento nelle sedi politiche del partito.
Altro argomento di attualità oggetto di discussione, alla luce degli ultimi scandali che hanno investito i consiglieri regionali del Lazio, riguarda le spese dei gruppi consiliari, per cui Palomba spesso e volentieri sempre a mezzo stampa, chiede pubblicamente che le spese del gruppo consiliare IdV in Regione siano resi pubblici, dimenticandosi di dover prima dare l’esempio, rendendo pubblici entità e utilizzo dei fondi dei gruppi parlamentari nazionali ed europei ed in particolare se li ha utilizzati, come li ha utilizzati in qualità di parlamentare. Da una nostra indagine, vista l’impossibilità di trovare i dati nel sito istituzionale della Camera dei Deputati, sembrerebbe che la spesa per i gruppi parlamentari sia di circa 36 milioni di euro annui.
Questo per significare che a breve inizierà l’ennesima raccolta firme del partito per due quesiti referendari relativi all’abbattimento dei costi della politica. Attività che condividiamo, così come avvenuto in passato per altri quesiti referendari, ma che per potere essere credibile e condivisibile, oggi più che mai, deve fare prima chiarezza all’interno del partito, cominciando a sospendere od espellere le persone che si sono macchiate di comportamenti immorali e/o illegali nell’utilizzo dei soldi pubblici, a cominciare dall’europarlamentare sardo Uggias accusato di peculato per aver utilizzato illegalmente in passato i fondi del gruppo in Regione e sotto processo in questi giorni, notizia riportata recentemente, oltre che dai quotidiani sardi, anche dal Fatto, quotidiano nazionale.
Oristano, lì 28 settembre 2012
per il coordinamento provinciale,
Stefano Figus
Coordinatore provinciale