L'Italia cambia verso? Maddecchè! Figuriamoci se la politica riuscirà mai a riformare se stessa, specie quando si tratta di tagliare gli stipendi degli addetti ai lavori o peggio ancora il finanziamento pubblico dei partiti! Del resto, a giudicare dai risultati dell'autoriforma, il finanziamento pubblico ai partiti ha semplicemente cambiato direzione: adesso il flusso dei soldi arriva ai gruppi parlamentari, ma la musica è sempre la stessa.
Anzi, in definitiva, è anche più onerosa per i cittadini-contribuenti, se è vero com'è vero che i gruppi ricevono 53,3 milioni l’anno - ben 160mila euro al giorno! - quando invece i discussi rimborsi elettorali degli anni 2013 e 2014 ammontavano a circa 45,5 milioni. Insomma, in questo strano Paese, tutto cambia affinché tutto resti come prima, se non peggio! Pertanto il flusso dei soldi verso la politica esiste sempre. Non passa più per il cosiddetto finanziamento pubblico ai partiti ma non si è certo prosciugato, ha solo trovato un'altra strada, quella del finanziamento ai gruppi parlamentari. Inutile aggiungere che in un momento di estremi sacrifici richiesti ai cittadini, dalla politica - che pur deve avere i suoi costi in una democrazia - ci si aspetterebbe qualcosina in più in termini di contenimento della spesa. Ma evidentemente è impensabile che a tagliare il ramo siano proprio coloro che ci stanno seduti sopra, tanto alla fine chi paga il conto è sempre Pantalone!