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Finché c’è comunicazione c’è speranza

Da La Dona

[on air:Finley Quaye - Even after all]

dalla rete

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È che talvolta fai delle scoperte che sai benissimo essere come la scoperta dell’acqua calda, qualcuno l’ha capito prima di te, qualcun altro si è messo lì a studiare il fenomeno e tra questi alcuni ci hanno scritto dei libri, altri sono finiti in televisione a parlarne nei talk show pomeridiani per donne che stanno stirando, facendole riflettere per 12 secondi, per poi mostrar loro sbudellamenti, omicidi di bambini presi a badilate, orge finite male, affondamenti dopo i quali si canta tutti insieme “o sole mio” e si magna una fetta di cocomero rosso come il sangue e succoso da sbrodolarcisi.
Ho scoperto, dicevo, l’acqua calda e anche se qualcuno l’ha scoperta prima di me io voglio il mio momento di popolarità dicendovelo: c’è un problema di comunicazione, questa è la mia scoperta…
C’è un problema di comunicazione se i genitori dei ragazzi non sanno dove i ragazzi passano le loro giornate. C’è un problema di comunicazione se alla domanda ” XXX vuoi fermarti a cena” non ricevi alcuna risposta. C’è un problema di comunicazione se scopri su FB che tuo suocero è stato investito da una moto. C’è un problema di comunicazione se pensi di avere una persona a pranzo e questa sta già pranzando con chi avrebbe dovuto essere assente in quel momento, e che invece è rientrato mezza giornata prima. C’è un problema di comunicazione se si ha bisogno di affidare a un volatile cianotico i propri pensieri. C’è un problema di comunicazione se una sorella ti “fanculizza” su un social network e il rapporto si chiude. C’è un problema di comunicazione se si sta a parlare con sconosciuti su web invece che fermarsi a chiacchierare con il vicino di casa. C’è un problema di comunicazione se quando tu parli  l’altro ne sa sempre più di te, non si lascia mai cogliere impreparato e riversa sempre le responsabilità su una terza persona. C’è un problema di comunicazione se si parla per aforismi. C’è un problema di comunicazione se le parole non vengono lette ma le immagini sì. C’è un problema di comunicazione se le donne tirano fuori palle, tette e culo ma non il cervello. C’è un problema di comunicazione se si sente silenzio anche in mezzo al frastuono.C’è un problema di comunicazione se scopri solo a morte imminente la lunga malattia di un parente stretto. C’è un problema di comunicazione se per parlare si ha necessità di intercalare con “cazzo”.
C’è chi non parla, chi non ascolta, chi non sa farsi ascoltare perché non sa parlare, chi alza la voce e chi la tiene troppo bassa, chi non ti guarda negli occhi e chi si avvicina troppo, chi vuole avere sempre ragione e chi è remissivo….finché c’è comunicazione c’è speranza…Non era questo il detto?



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