Nel corso della seconda stagione di “Finding Carter”, Carter è stata rapita di nuovo, ha scoperto della relazione di suo padre, aiutato il suo ragazzo a scappare dallo zio psicopatico e
rovinato il primo vero amore della sua gemella.
Adesso, nel finale di metà stagione, la giovane sarà al banco dei testimoni e le verrà chiesto di mandare la sua madre biologica in prigione o almeno impedirle di ottenere la custodia di Carter.
“È al limite dell’oltraggioso. Sento come se ha troppo responsabilità in un caso in cui non ha obiettività” anticipa Kathryn Prescott. “Non dovrebbe essere sua responsabilità e sta per incasinarla per davvero lungo tempo”.
Si tratta di una ragazza di 17 anni che si ritrova a testimoniare contro la donna che l’ha cresciuta spiegando il trauma che ha passato in un’udienza pubblica. L’attrice non usa mezzi termini per spiegare il processo mentale di Carter in quella situazione.
“La sua sensazione generale è: ‘come c**** è potuto succedere? Com’è che non abbiamo un ordine restrittivo per questa donna?’ Come un’intera giuria di persona è disposta a stare lì ed ascoltare la storia di questa donna quando lei mi ha drogata e rapita?’”.
Nonostante il trauma, il rapporto tra Carter e Lori è stato di alti e bassi fin dall’inizio ed ha ottenuto ancor più colpi di scena nella seconda stagione. Prescott spera che il processo sia l’ultima goccia nel tentativo di Lori di tenere Carter nella sua vita.
“Anche se lei ha dei sentimenti residui per Lori e il suo essere sua mare, è ridotto. Ogni volta Carter è tipo ‘magari hai bisogno di aiuto, forse di aiuto’, Lori fa qualcosa di veramente stupido e manipolativo, poi rovina tutto” afferma Prescott. “L’ha fatto talmente tante volte che adesso Carter ha chiuso”. [Zap2IT]
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