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Finding Teddy – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 03/01/2014

Cover Finding Teddy

Mobile - PC TESTATO SU
PC

Genere:

Sviluppatore:

Produttore: LookAtMyGame, Plug In Digital

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 08/02/2013

VISITA LA SCHEDA DI Finding Teddy

Pro-1Affascinante Contro-1Longevità davvero bassa e scarsa rigiocabilità

Pro-2Tradizionale, ma immediato e straripante artisticamente Contro-2Sarebbe servito qualche enigma un po' più complesso

Pro-3Il prezzo della versione mobile è quasi ridicolo... Contro-3… Quello della versione PC è un pochino alto

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla crescita costante del “fenomeno” dei porting, ma se c’è una sinergia che più di altre funziona è quella tra PC e dispositivi mobile, e viceversa ovviamente. Finding Teddy è difatti soltanto l’ultimo videogioco indipendente ad approdare su PC, dopo aver fatto nei primi mesi del 2013 il suo esordio su iOS e successivamente su Android. Lo scopo degli sviluppatori è chiaro: quello di aprirsi a più mercati e videogiocatori e se effettuare un porting per console richiede maggiori quantità di tempo e procedure d’accettazione spesso più complicate, piombare su Steam ed ottenere feedback seri e quasi istantanei dalla community è decisamente più semplice e meno stressante. Oggi vi parleremo di questa piccola produzione indie che ha catturato l’attenzione di molti grazie al fascino innato che possiede, all’atmosfera creata da un’arte visiva semplice ma ricercata, unita a musiche molto minimaliste ma che ben si sposano all’interno delle fasi di gioco.

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ALLA RICERCA DI TEDDY…

È notte. Una piccola bambina dorme nel suo lettino, stringendo il suo orsacchiotto preferito, quando improvvisamente sbuca fuori dal suo armadio un mostro, che prende possesso del pupazzetto. Quando l’anta si richiude, la piccola si sveglia e decide di aprire quell’armadio, che ora al suo interno nasconde un mondo magico, pieno di mostri e strane canzoncine. In breve, queste sono le premesse di trama di Finding Teddy, ennesimo titolo che si affida a quanto di più banale possa esserci per dare il via a quella che è una produzione indipendente, come detto sopra, nata e pensata per dispositivi mobile, poi rivista e riadattata per personal computer e distribuita tramite Steam soltanto agli inizi dello scorso mese. Il nostro scopo sarà quello di perlustrare questo strano e colorato nuovo mondo, risolvendo dei semplici puzzle e cercando di far salva la pelle tra mostriciattoli poco amichevoli, almeno di primo acchito. Il progredire del racconto non avviene tramite dialoghi, ma semplicemente tramite suoni e melodie, che costituiscono i puzzle da risolvere per avanzare nel corso dei tre capitoli di gioco. Durante le fasi esplorative è possibile capire immediatamente quanto minimalista sia l’interfaccia di gioco e quanto abbia influito la versione mobile su quella per PC. Tramite click del mouse potremo spostarci a destra e sinistra, oppure in alto o in basso ove previsto, quindi interagire e raccogliere i pochi oggetti presenti, che torneranno utili proprio per andare incontro alle richieste dei mostri, per addolcirli, in un certo senso; l’inventario è richiamabile tramite click sinistro sulla piccola protagonista, un menu radiale infatti consentirà la scelta dell’oggetto che pensiamo sia utile ai nostri scopi, quindi tramite un successivo click sul dove utilizzarlo capiremo se la nostra intuizione sia stata, o meno, giusta. Questo modo di progredire si rivela comunque poco ostico, dato che nell’inventario raramente arriveremo ad avere più di un paio d’unità di oggetti, restringendo al minimo le possibilità di scelta davanti a questo o quell’altro strano mostriciattolo che ci sbarra la strada. Il fattore clou di tutta la produzione è però rappresentato dagli enigmi musicali, che potrebbero dare qualche problemino a chi non ha mai fatto un buon uso dell’orecchio; spesso bisognerà ripetere le melodie – comunque brevi – di alcuni animaletti, in modo da riproporle ad altri, che potrebbero così fornirci oggetti indispensabili per il prosieguo del racconto, oppure semplicemente spostarsi e lasciarci strada libera.

La qualità di questi enigmi è comunque nella norma in molti dei casi, mentre in alti si denota un livello di difficoltà davvero risibile che se da un lato farà meno contenti gli hardcore gamers, dall’altro farà felici i meno avvezzi e tutti coloro che preferiscono un gioco scorrevole e fluido ad uno che richiede troppi tentativi per essere portato a termine; diciamo pure che il carattere di Finding Teddy è in linea con quello della stragrande maggioranza di videogiochi pensati per mobile: l’interfaccia minimal, la semplicità con cui può essere portato a termine, l’evidente e facile individuazione degli oggetti utili e dell’inventario, con cui poter interagire tramite click su touch screen nella versione mobile, ed una longevità minima che si attesta sui 90-120 minuti, lo rendono il titolo portatile perfetto, da giocare in brevi lassi di tempo, sul treno o sull’autobus, in pausa pranzo e così via. Questo però non deve trarre in inganno, perché Finding Teddy funziona egregiamente anche su PC, un po’ meno che su dispositivi mobile, ma ci sono delle accortezze che vanno incontro alla versione computer, venduta ad un prezzo quasi triplo (circa sette euro): fondali rielaborati in HD a sostegno della pixel art realizzata completamente a mano ed una modalità newgame+ che aggiunge un finale alternativo e delle scenette bonus. Probabilmente troppo poco per giustificare un aumento di prezzo di questo genere, perché anche in merito alla rigiocabilità il videogioco ha poco da offrire; a parte i 15 collezionabili e gli Steam achievements, le motivazioni per giungere di nuovo ai titoli di coda, dopo la prima volta, sono davvero pochissime. Peccato. Anche perché il lavoro svolto in ambito grafico è parso stupendo fin dai primi istanti di gioco, ricordandoci tanto lo stile adottato in molte altre produzioni indipendenti importanti; lo stesso dicasi della soundtrack, minimalista e speciale, che avvolge le fasi di gioco mentre si procede all’esplorazione di ambienti caratterizzati da una palette di colori vasta e varia, che dà espressività e dona armonia.

Immagine anteprima YouTube IN CONCLUSIONE
Se si è amanti delle piccole avventure, seppur di spessore per comparti artistici, Finding Teddy è la scelta giusta per tenersi impegnati il paio d'ore necessarie per giungere alla conclusione. La semplice storia di una bambina, immersa in un mondo fantastico e pieno di pericoli per la ricerca dell'orsacchiotto a cui è affezionata, è piacevole per tutti: piacerà ai fan del genere e ai novizi, considerando il livello di sfida risibile, ma che ben si accosta ad un piccolo videogame come questo. Aggiungete pure mezzo voto in più al totale per la versione mobile, a nostro avviso più accessibile economicamente e più indicata di quella per personal computer da noi provata. ZVOTO 7.5
Voto dei lettori7.5
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