Una bambina, un orsetto e un mostro gigantesco che si intromette tra i due: inizia un’avventura punta-e-clicca dal gusto piuttosto particolare… Con un seguito Action. Non chiedetemi come.
Nota dell’Autore: la recensione è stata scritta basandosi sulla versione Steam del gioco; Finding Teddy è disponibile anche per Mobile. Troverete il link diretto in coda all’articolo.
Mai rubare l’orsetto di peluche a una bambina: potrebbe inseguirvi fin nei meandri del Regno dei Mostri, alla ricerca del suo piccolo amico imbottito di stoffa.
Eppure, quella bambina potrebbe anche insegnarvi qualcosa: potrebbe portare un po’ di colore nel vostro mondo grigio, potrebbe portare allegria e ottimismo; potrebbe essere il migliore amico che abbiate mai avuto.
E tutto grazie al semplice clic di un mouse.
Un’Avventura Grafica dalla Luce Oscura
Una bambina che ha perso il proprio orsetto di pezza potrebbe essere disposta a tutto, specie quando il ladro è uscito direttamente dal suo armadio. Potrebbe inseguirlo all’interno del suo mondo fatato e colorato, affrontando qualunque ostacolo con sangue freddo e la semplice determinazione di una bambina; e chi la guida non deve far altro che mettersi nei suoi panni, spogliarsi dell’abito dell’età adulta e riprendere, semplicemente, a sognare.
A volte, la bambina potrebbe dimenticare come si fa a sognare e a vedere le cose con un’ottica un po’ più innocente: ed è allora che il mondo fatato la punirà, con tutta la crudeltà di un mondo di fantasia ma, allo stesso tempo, reale fino al midollo.
Come l’ape gigante dell’immagine qui sotto, per esempio.
La bambina scoprirà presto di essere immersa in un mondo che non ha pietà di lei, ma non si perderà d’animo: lo stesso mondo che la ostacola, infatti, può aiutarla ad andare avanti nella sua ricerca di “Teddy”.
Ma la bambina non ha armi contro il mondo del ladro di orsetti: tutto ciò che ha è la sua inventiva, degli oggetti trovati lungo la strada e la fantasia di un’innocenza che l’accompagnerà per tutto il suo breve viaggio all’interno dei tre scenari: Foresta, Palude e Tana del Tarant.
Tuttavia, la bambina conosce anche la Musica; ed è una Musica piuttosto particolare.
Il Linguaggio della Musica
Spesso, gli adulti dimenticano che la Musica è un linguaggio, e che grazie ad esso è possibile comunicare con il resto del mondo. Ma una bambina che cerca di ritrovare il proprio orsetto di peluche lo sa bene: e imparerà presto a cantare, poiché la Musica è l’unico linguaggio consentito nel mondo del Tarant. Un linguaggio composto da sole 26 note, che nascondono un segreto piuttosto singolare… Impossibile da vedere se non ci si ricorda di guardare alle note stesse con gli occhi di una bambina.
A volte, alla bambina sarà chiesto di cantare per risolvere un problema del mondo fatato; e il mondo fatato la ricompenserà sempre con un oggetto nuovo, qualcosa da poter utilizzare per superare un altro ostacolo. E la bambina sarà sempre più vicina a raggiungere il terribile Tarant e il suo amato orsetto.
Un Mondo Solo… Ma non troppo.
La bambina non avrà amici quando entrerà nel mondo fatato, ma il suo cuore d’oro sarà amato da tutti gli esseri che riuscirà ad aiutare: giganti o ragni, serpenti o fantasmi, gli abitanti del mondo del Tarant sono grigi e spenti, e conteranno sul cuore della bambina per ritrovare un po’ di allegria e di colore. Qualcuno, però, si affezionerà parecchio alla piccola bambina, e deciderà di seguirla fino in fondo per aiutarla nella sua ricerca: qualcuno, per esempio, che non veda problematico “arrampicarsi su una sporgenza” per recuperare un tacchino farcito.
La bambina probabilmente non lo sa, ma la sua unica guida saranno un cursore e il clic di un mouse, che le permetteranno di muoversi attraverso il mondo fatato del Tarant nella risoluzione dei puzzle che si ritroverà ad affrontare. E, se il cursore dimenticherà di pensare con l’innocenza di una bambina… La piccola dovrà pagarne le conseguenze.
Il cursore, di tanto in tanto, sarà costretto a cliccare sulla bambina, e a quel punto la piccola si ricorderà di avere un inventario, con degli oggetti che potrà utilizzare per risolvere gli enigmi a cui sarà esposta… Non sempre esattamente intuitivi.
Il breve viaggio della bambina (mediamente due ore, quarantacinque minuti se si sa già perfettamente cosa fare), dunque, con pochissimi “dialoghi” e una colonna sonora dagli squisiti toni ambientali, potrebbe prolungarsi di diverse ore, a seconda dell’inventiva e della fantasia della sua Guida: non sempre la soluzione più logica è quella più giusta, nel mondo della Fantasia. Chi accompagnerà la bambina nella sua ricerca dovrà ricordarselo bene.
Mai Rubare l’Orsetto di Peluche a una Bambina…
Mai rubare l’orsetto di peluche a una bambina: potrebbe inseguirvi fin nei meandri del Regno dei Mostri, alla ricerca del suo piccolo amico imbottito di stoffa.
Mai rubare l’orsetto di peluche a una bambina: potrebbe portare un po’ di colore nel vostro mondo grigio, potrebbe portare allegria e ottimismo; potrebbe essere il migliore amico che abbiate mai avuto.
Mai rubare l’orsetto di peluche a una bambina: potrebbe ricordarvi cosa vuol dire “sognare”, e insegnarvi ad essere felici semplicemente con le piccole cose.
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