Come sicuramente saprete, da quest’anno il turismo è in consistente crescita, in tutti i settori. I numeri al riguardo lo confermano. Dopo anni di sacrifici e di rinunce, con la ritrovata fiducia nel futuro cresce anche la voglia di vacanze.
E voi avete già pensato – e, soprattutto, già prenotato – le prossime vacanze di fine anno ?
Natale, non sembra, ma arriva in un baleno, e dopo è troppo tardi e le soluzioni migliori si sono già involate. Non avete ancora idee in proposito, oppure le avete confuse ?
Capita, soprattutto oggi, con parecchie destinazioni fino a ieri appetibili diventate improvvisamente off limits, o quanto meno rischiose e quindi sconsigliabili. Nessun nome, per carità, tanto li conosciamo tutti perché ce lo ricordano ogni giorno giornali e televisione, e comunque basta andare sul sito della Farnesina per essere aggiornati www.viaggiaresicuri.it.
E poi c’è il meteo da tenere presente: cercate la neve o il sole (la pioggia, guarda caso, non la cerca nessuno) ? Infine il budget, da non sottovalutare, anche perché capita spesso che una settimana bianca nostrana costi di più di una spiaggia esotica, quelle dalle acque verde smeraldo bordate di palme dove crogiolarsi al sole anche in pieno inverno. Premesso tutto ciò, per qualche giorno di meritato relax a fine anno siete aperti alle proposte, e magari anche alle novità ?
Conoscete quello che per brevità viene definito il Sud-Est asiatico, cioè la penisola indocinese occupata da quattro diverse nazioni confinanti – Thailandia, Laos Cambogia e Vietnam – con non pochi denominatori comuni ma anche profondamente diverse l’una dall’altra ?
Difficile sintetizzare in poche righe le enormi potenzialità turistiche di ciascuna.
La Thailandia, la maggiore (grande quasi il doppio dell’Italia) e la più occidentale, costituisce da almeno mezzo secolo la regina del turismo esotico asiatico, da quando in Europa si cominciò a favoleggiare delle curiosità etniche del Triangolo d’Oro tra le montagne settentrionali (la terra dell’oppio), dello sfavillio dei templi buddhisti e dei mercatini caotici di Bangkok, dell’incanto marino e delle spiagge da cartolina di Phuket, Ko Samui e Pattaya. Oggi continua ad attirare 30 milioni di visitatori all’anno, grazie ad un’ottima ricettività alberghiera ed a prezzi decisamente abbordabili: insomma un paradiso turistico a costi accessibili per tutti. Per giunta è la più vicina e la più comoda per noi italiani, l’unica con un collegamento aereo diretto, e la stagione rappresenta quella ideale, lontana dalle piogge monsoniche e dal caldo torrido.
Il Laos, stretto a nord tra Thailandia, Yunnan cinese e Vietnam, è il più povero, arretrato e spopolato, ma anche il più autentico e genuino dei quattro, vero campione della spiritualità e della tolleranza buddista. In pratica ovunque montagne ricoperte da foreste con mille sfumature di verde, solcate al centro dal Mekong, il grande fiume madre di tutte le acque, dove si concentra gran parte della vita e unica vera strada del paese per penetrare da nord a sud. Ma natura incontaminata, minoranze etniche, navigazione sul fiume, l’architettura coloniale francese di Vientiane, le tuniche zafferano dei monaci e il templi nell’antica capitale imperiale di Luang Prabang formano un’irresistibile tentazione.
A differenzi dei suoi vicini tutti abitati da un mosaico etnico, la piccola Cambogia, schiacciata tra di loro nel corso inferiore del Mekong, si presenta uniforme dal punto di vista degli abitanti, tutti appartenenti alla gloriosa etnia khmer, che per un millennio diede vita ad una delle maggiori civiltà asiatiche, con un’arte ed una architettura davvero peculiari. Le attrazioni turistiche sono soltanto due, ma di enorme livello: il Tonlè Sap, il grande lago a superficie assai variabile capace di salire di ben quaranta volte dai normali 250 kmq ai 10.000 durante i monsoni estivi, e poi Anghor, la capitale del regno khmer, uno dei complessi religiosi antichi più consistenti e preziosi al mondo, un enorme sito archeologico con i monumenti sommersi da un’esuberante giungla tropicale.
E per finire il Vietnam, terra di grande fascino e appeal, dove geografia (una curiosa striscia a forma di S lunga e stretta) e la storia passata e recente creano non poche contrapposizioni: le genti di montagna diverse da quelli della costa, i contadini in antitesi ai pescatori, il Nord comunista e il Sud capitalista, Hanoi contro Saigon, e si potrebbe continuare. Ma comunque un unico popolo, fiero e determinato, con un’unica lingua, capace di umiliare prima il colonialismo francese, poi l’esercito più potente della terra. Innumerevoli le cose da vedere: dalle minoranze etniche sui monti del Tonchino a Nord, ai mercati galleggianti nel delta del Mekong, dalla romantica e severa capitale Hanoi alla chiassosa Ho Chi Minh City, dalla suggestiva baia di Ha Long – uno degli spettacoli più magici della terra – con i mille pinnacoli e faraglioni calcarei, all’antica capitale imperiale Hue, dalle incredibili città sotterranee scavate durante la guerra fino alle incantevoli spiagge di Con Dao. Con l’aggiunta, per tutte quattro le destinazioni, di un artigianato originale e di una cucina gustosa e ricercata. Cose che in vacanza non guastano mai.
Specialista per i viaggi individuali in Vietnam, Thailandia, Cambogia e Laos, è l’operatore vietnamita on-line Asiatica Travel www.viaggi.asiatica.com, numero verde 800.03.51.06) che propone un gran numero di programmi di varia durata con un ottimo rapporto qualità/prezzo in quanto basato sul contatto diretto tra tour operator e cliente finale, senza nessun altro intermediario ad innalzare i costi. A titolo di esempio due settimane attraverso tutto il paese da nord a sud per Natale e Capodanno 2016 in hotel 3 stelle con mezza pensione, auto privata e guida di lingua italiana costano, volo internazionale escluso, a partire da 1.500 dollari. Invece nove giorni a fine novembre da 895 dollari. Il volo costa mediamente sui 6-700 euro. Basta cliccare sul sito, scegliere il programma secondo le proprie esigenze e chiedere – via e-mail o telefono (rispondono in italiano) – un preventivo, apportando al programma base tutte le modifiche che si ritiene opportuno fino a personalizzarlo totalmente. Il prezzo finale dipenderà dal numero di passeggeri (minimo due), dal periodo, dalla durata e da altre variabili. Alla prenotazione basta versare un acconto del 30 %, mentre il saldo si effettuerà all’arrivo. Asiatica Travel è un tour operator vietnamita con licenza internazionale, attivo da 15 anni e molto presente sul mercato italiano, come attestano sul loro sito web un gran numero di viaggiatori; a riprova della sua serietà commerciale il fatto di aver vinto il Certificato di Eccellenza di Tripadvisor per il 2015. Per Thailandia e Vietnam non occorrono visti, per Cambogia e Laos si può fare in aeroporto.
Giulio Badini