Alla fin fine andare al mare anche con questo tempo ha un suo fascino particolare.
Dopo giorni di pioggia e vento la spiaggia era un po’ più stretta e il bagnasciuga un po’ più lungo, l’accesso era quasi un pantano e alla base delle dune c’erano un po’ delle solite schifezze che purtroppo le mareggiate lasciano sulle nostre spiagge (di cui vi evito le foto, per ovvi motivi estetici).
Eppure lo scenario era fantastico, l’acqua freddina, ma limpida (il maritino ha anche fatto il bagno, io ho preferito stare con la pupa… eh, vabbè, non ho avuto il coraggio); c’era pochissima gente e passeggiare era fantastico, per una volta tanto senza dover schivare persone e asciugamani.
C’era anche una famigliola di Brescia in vacanza, con un bimbo di due anni con cui Princi ha socializzato (poco) e giocato (!!) a rubiamoci i giochi strillando “mio mio mio”, facendoci desiderare ancora una volta di poter fare come gli struzzi e nascondere la testa sulla sabbia. Pare sia una fase, comunque alla fine hanno trovato un accordo, lui le faceva il caffè e lei le concedeva l’uso delle sue formine per fare i biscotti… vai a sapere come si sono messi d’accordo!
L’estate sta finendo, un anno se ne va, i turisti sono quasi tutti andati via eppure qualcosa hanno lasciato: la spiaggia che ai più sembra un microcosmo senza alcuna possibilità di sopravvivenza vegetale era piena di piccoli germogli che, probabilmente, non resisteranno alle passeggiate settembrine e alla prossima mareggiata, ma che trasformavano lo scenario da quasi autunnale a primaverile.
Il maritino, che di germogli se ne intende, sostiene che siano il risultato dei semi d’anguria seminati dai turisti affamati. Peccato che la sabbia non sia il loro habitat preferito… vi immaginate l’anno prossimo le angurie sparse per la spiaggia?