Era atteso come il discorso del secolo (non d'Italia ma giù di lì). Feltri aveva appena dichiarato che Fini non avrebbe detto nulla e invece..."Il Pdl non esiste più". Ha esordito Fini. "C'è Forza Italia allargata, ma questo non è il partito per il quale abbiamo lottato, sognato e sciolto An". "Gli italiani sono cittadini non sudditi". "Il popolo dovrebbe poter esercitare la sua sovranità non solo quando vota per Berlusconi ma anche quando gli tocca scegliere da chi essere rappresentati. Questa legge elettorale non lo consente". "Siamo per vocazione garantisti, ma garantismo non significa impunità". "Sbagliati i tagli lineari di Tremonti. Bene eliminare gli sprechi ma mi sono vergognato nel vedere a Venezia le forze di polizia che protestavano contro questo governo". "Via i clandestini, ma piena accoglienza e integrazione agli immigrati in regola". "La manovra economica ha distrutto la scuola e la cultura, annientato la ricerca. Competere sul mercato globale significa innanzitutto ricerca". "Chi chiede rispetto per la propria carica deve sapere che in democrazia è necessario rispettare anche le altre cariche e le altre istituzioni, a partire dal Presidente della Repubblica". "Il federalismo fiscale è realizzabile solo se diventa di tutti, dal nord al sud. Le leggi sono fatte per tutti i cittadini e non per una parte". "La campagna mediatica di cui è stata fatta oggetto la mia famiglia è infame" (e Fini cita il metodo Boffo). "La decisione di espellermi dal partito senza contraddittorio è la conseguenza del peggiore stalinismo" (Berlusconi ha telefonato immediatamente a Putin per chiedergli cosa volesse dire Fini). "La visita di Gheddafi in Italia è stato uno schiaffo alla nostra democrazia, alla decenza e un segno pericoloso di asservimento agli affari". Non potendo citare tutti i passaggi del discorso di Fini che pure meriterebbero un approfondimento, chiudiamo con una battuta del Presidente della Camera sugli ex colonnelli di An. "I presunti colonnelli - ha detto Fini scatenando la platea - sono solo soggetti che hanno cambiato generale e sono pronti, qualora occorresse, a cambiarlo di nuovo". Alemanno, la Polverini e Storace se la sono presa a male. A Gnazio è venuto un semi-coccolone al quale ha dovuto far fronte immediatamente perchè, nel frattempo, lo aveva chiamato Gasparri per domandargli cosa diavolo avesse detto Fini e se ce l'avesse con lui. Alle mezze calzette della politica varrà forse la pena di ricordare che battersi per le proprie idee a prescindere, a volte è un segnale di coerenza e di maturità. Il ragionamento vale ovviamente per chi le idee le ha, compreso Ghedini definito da Fini "il dottor Stranamore", frase che ha fatto rivoltare Stanley nella tomba.Magazine Politica
Fini a Mirabello. Volano ceffoni, con il guanto.
Creato il 06 settembre 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Era atteso come il discorso del secolo (non d'Italia ma giù di lì). Feltri aveva appena dichiarato che Fini non avrebbe detto nulla e invece..."Il Pdl non esiste più". Ha esordito Fini. "C'è Forza Italia allargata, ma questo non è il partito per il quale abbiamo lottato, sognato e sciolto An". "Gli italiani sono cittadini non sudditi". "Il popolo dovrebbe poter esercitare la sua sovranità non solo quando vota per Berlusconi ma anche quando gli tocca scegliere da chi essere rappresentati. Questa legge elettorale non lo consente". "Siamo per vocazione garantisti, ma garantismo non significa impunità". "Sbagliati i tagli lineari di Tremonti. Bene eliminare gli sprechi ma mi sono vergognato nel vedere a Venezia le forze di polizia che protestavano contro questo governo". "Via i clandestini, ma piena accoglienza e integrazione agli immigrati in regola". "La manovra economica ha distrutto la scuola e la cultura, annientato la ricerca. Competere sul mercato globale significa innanzitutto ricerca". "Chi chiede rispetto per la propria carica deve sapere che in democrazia è necessario rispettare anche le altre cariche e le altre istituzioni, a partire dal Presidente della Repubblica". "Il federalismo fiscale è realizzabile solo se diventa di tutti, dal nord al sud. Le leggi sono fatte per tutti i cittadini e non per una parte". "La campagna mediatica di cui è stata fatta oggetto la mia famiglia è infame" (e Fini cita il metodo Boffo). "La decisione di espellermi dal partito senza contraddittorio è la conseguenza del peggiore stalinismo" (Berlusconi ha telefonato immediatamente a Putin per chiedergli cosa volesse dire Fini). "La visita di Gheddafi in Italia è stato uno schiaffo alla nostra democrazia, alla decenza e un segno pericoloso di asservimento agli affari". Non potendo citare tutti i passaggi del discorso di Fini che pure meriterebbero un approfondimento, chiudiamo con una battuta del Presidente della Camera sugli ex colonnelli di An. "I presunti colonnelli - ha detto Fini scatenando la platea - sono solo soggetti che hanno cambiato generale e sono pronti, qualora occorresse, a cambiarlo di nuovo". Alemanno, la Polverini e Storace se la sono presa a male. A Gnazio è venuto un semi-coccolone al quale ha dovuto far fronte immediatamente perchè, nel frattempo, lo aveva chiamato Gasparri per domandargli cosa diavolo avesse detto Fini e se ce l'avesse con lui. Alle mezze calzette della politica varrà forse la pena di ricordare che battersi per le proprie idee a prescindere, a volte è un segnale di coerenza e di maturità. Il ragionamento vale ovviamente per chi le idee le ha, compreso Ghedini definito da Fini "il dottor Stranamore", frase che ha fatto rivoltare Stanley nella tomba.Possono interessarti anche questi articoli :
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