di Matteo Maria Orlando
“Finibusterrae, da Dietro la la lanterna – derive poetiche di Matteo Maria Orlando” (2011)
Ai piedi d’un faro
la terra china il capo alla vista del mare in vertigini di strapiombo
cedendogli il passo.
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Qui i polsi si protraggono in aratri
e le fronti si congiungono a reti, tessute dalle maree in trame di miseria.
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Qui le donne gestano in cerchio
danze di catarsi in sacrificio a un tamburello,
scandiscono sull’uscio lo spiovere delle stagioni
col lutto cucito sulla pelle
in vesti più nere del petrolio.
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Qui Dio non piange mai,
è un fabbro dalla pelle scura
e a maggio, nel suo orto, raccoglie i pomodori.