Solo da questo blog e quasi dall'altro: fumiefumetti.
Fumiefumetti lo vorrei chiudere e convogliare tutto qui, parlando più anche di fumetti e giornaletti oltre che di cucina.
Ma intanto.
Intanto riprendo proprio con un piatto fatto ieri sera, tornando a casa con decisione improvvisa invece che mangiar fuori. E poiché sto anche traslocando avevo il frigo vuoto.
Restavano i vasetti di aromi, una mela morsa al mattino prima di uscire, e nascosto tra gli scaffali dei piatti, mezzo pacco di spaghetti (Garofalo, insomma di quelli buoni).
Il resto era carta, abiti e scatoloni.
Ah sì, nel frigo qualche marmellata, due spicchi d'aglio e una busta di formaggio grana.
Olio e sale stanno ancora fuori. Li lascerò nella casa, l'olio buono l'ho già portato nella nuova, è persino un olio fumettistico, ma di questo vi racconterò un'altra volta.
Quando nel 1978, o forse 77, Marta Sasiàn Alvarado, l'amica che avevo conosciuto dai miei cugini in Mexico, venne in Italia per imparare a fare le incisioni da cartamoneta alla zecca di Roma, salì a trovarmi a venezia.
Mentre preparavamo la pasta lei mi disse che un suo nuovo amico italiano le aveva insegnato che noi gli spaghetti li condiamo inventando sughi con quello che abbiamo in casa.E così fu anche ieri sera.
Spaghetti alle mele e curry
Ingredienti (per persona)
100 gr. di spaghetti di qualità1 mela renetta piccola
1 cucchiano abbondante di cyurry (dipende anche dalla sua forza)
1 spicchio d'aglio
poco olio d'oliva
sale q.b.
Procedimento
• Si taglia a fettine/pezzetti fini la mela sbucciata e la si mette in un pentolino con pocchissimo olio, l'aglio tagliato in due, il curry, un pizzico generoso di sale e mezzo bicchier d'acqua. (se volete aggiungete anche un pezzeto molto piccolo di zenzero)• Si fa cuocere (aggiungendo acqua se serve) mentre si porta a ebolizzione l'acqua per la pasta.
• Quando bolle si sala l'acqua e si gettano gli spaghetti, cuocendoli al dente (nel frattempo la mela continua il suo corso).• Scolare la pasta e ripassarla nella penstola in cui si è cotta, assieme alle mele e a un cucchiaio d'olio.
• Impiattare e completare con grana grattugiato. Mangiare colto caldo.
Servire , odorare, gustare... mangiare leggendosi un fumetto, o chiacchierando. Non sono d'accordo con Camilleri in questo: si mangia in compagnia e per la compagnia, i sapori sono importanti, ma vengono dopo un dialogo, un confronto, una distrazione, anche una discussione.
Se si è soli, tutti i dietologhi lo sconsigliano, ma io leggo, e amo se poi resta qualche piccolo punto giallo oro del curry...Per questa volta vi consiglio un fumetto coreano interessante, dove spesso mangiano, dove il cibo ha un senso come in molti romanzi giapponesi, Banana Yoshimoto in testa. Il cibo serve a comunicare a vari livelli.
Di Chaemin, Jumk Love, edito da Coconino.
Buon cenone o cenino di fine anno.
Io ricomincio ad esserci qua, ci si rivede presto!Baci a tutti i simpatici!