Finisce & ricomincia

Finisce e ricomincia. Finisce agosto e ricomincia a muoversi settembre. Un meccanismo segreto e diabolico dell'esistenza messo in pausa da chi sa quale mano fiammeggiante, come se trattenesse il respiro. E' il momento che una parte di me muoia e un'altra riviva, come ogni anno. Tanta fatica per rimanere coerentemente alla pari con se stessi. Il calendario si sgrana come un abaco di santi scaduti. Bisogna cercare di non pensare a quante volte ci siamo lavati i denti e a quante volte abbiamo acceso la luce di notte, alla ricerca di un bicchiere d'acqua. E' successo in realtà forse una volta sola nella vita, poi è finito per ricominciare da capo, in un insieme di riflessi iridescenti che erroneamente identifichiamo come tempo che passa. In ogni caso è successo ogni volta in modo diverso, ma alla mente tutto sembra uguale. 
Una volta però avevo un cuore, qui a sinistra, da qualche parte. Ora ho un buco occupato da una pompa che la notte mi martella forse le tempie, mi riempie il sistema cardiovascolare come un palloncino, ma non sembra avere effetti metafisici. Tutto pare funzionare a meraviglia, ma è stato sostituito, come in quel film sugli Ultracorpi, da esseri alieni, indolenti e indifferenti. Mi guardo nello specchio per l'ennesima volta, indeciso se denunciarmi alla polizia come invasore spaziale. Per ora sembra che la denuncia sia rimandata. Si estende qualche spazio davanti a me, ritagliato nei vuoti interstiziali di quello stesso tempo che vedo riflettersi nel vetro lucido. Un tempo ormai breve, ma ancora sufficiente per qualche vacillante elucubrazione. Mi lascerò travolgere dalla torma delle cure per non pensare al futuro e soprattutto al passato. Al meccanismo che ricomincia e sempre ricomincerà, crudele. Con me o anche senza.