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Finissage mostra “Rituales” | reading Livia Grossi

Creato il 21 novembre 2015 da Fasterboy

Finissage mostra “Rituales” | reading Livia GrossiMilano - Venerdì 27 novembre in occasione della chiusura della mostra "Rituales" dell'artista cubana Zaida del Rio, patrocinata dall'Ambasciata cubana in Italia, la giornalista Livia Grossi presenta, sull'accogliente palco della Hernandez Art Gallery, "All'Anagrafe", il suo ironico reading sui requisiti necessari per ottenere la Carta d'Identità di Donna. L'autrice in scena riflette sul valore della donna come individuo al di là dei tradizionali ruoli sociali di madre, moglie e figlia. Il diritto di esistere e il prezzo che si paga. Il testo è il prologo del reportage teatrale "Nonostante voi. Storie di donne coraggio", un viaggio tra parole e musica che s'interroga sull'identità individuale e pubblica. (in scena in aprile 2016 al Teatro Franco Parenti di Milano).

Finissage Party della mostra "Rituales" di Zaida Del Rio (Cuba)
Ore 19. 30 e ore 21: "All'Anagrafe";
I requisiti necessari per ottenere la Carta d'Identità di "Donna".
Reading di e con Livia Grossi, giornalista Corriere della Sera,
musica dal vivo di Andrea Labanca

Nella cornice della Hernandez Art Gallery, si festeggia l'incontro di due donne forti, diverse e complementari fra di loro. Due linguaggi, quello pittorico e quello giornalistico/teatrale, s'intrecciano accompagnando i fruitori fra mondi apparentemente diversi, ma con un'unica e vera protagonista, l'identità femminile. Mentre la giornalista milanese interpreta le problematiche femminili, insite in una società stretta in parametri sociali e culturali che dichiarano il "giusto" modo di essere donna, l'artista cubana, per sublimare le difficoltà dell'universo femminile, eleva le donne a dee in terra. La sua pittura, attingendo dalla cultura indiana, propone le mitiche dinamiche delle dee della tradizione religiosa tradizionale cubana.

Venerdì 27 novembre Hernandez Art Gallery, via Copernico 8. Milano
Ingresso con aperitivo 7 euro.

Per contatti:
+39 02 67490252
[email protected]
www.galleriahernandez.com

Biografia Zaida del Rio
Zaida del Rio è nata a Guadalupa, Las Villas, Cuba, 3 giugno, 1954.
Disegnatrice, pittrice, ceramista, incisore, decoratrice, litografa e poeta, l'artista cubana Zaida del Rio non si può incasellare in un singolo aspetto.
Ha studiato al Liceo Artistico Nazionale (ENA) a L'Avana, Cuba (1971-1974), all'Instituto Superior de Arte (ISA) a L'Avana, Cuba (1982-1987) e alla Scuola di Belle Arti di Parigi, Francia (1988-1989).
È membro dell'Unione Nazionale degli Scrittori e Artisti di Cuba (UNEAC) e dell'Associazione Internazionale degli Artisti Plastici (AIAP).
Ha realizzato più di 30 mostre personali e collettive in Brasile, Cuba, Spagna, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone, Martinica e Messico. Le sue opere sono presenti in tutte le edizioni della Biennale de l'Avana, alla Biennale di Incisione di San Juan, Puerto Rico, Cuenca, Ecuador; Sao Paulo, Brasile; Cairo, Egitto e Caraibi, Biennale di Santo Domingo e Repubblica Dominicana.
Le sue illustrazioni decorano diversi libri, riviste e CD; ha pubblicato il suo libro "Heritage Classic", che raccoglie la rappresentazione di popolari preghiere religiose.
Le forme rotonde dei personaggi, una caratteristica di tutti i suoi dipinti, danno forza al messaggio che l'artista vuole trasmettere in ogni creazione. Rosso, giallo, arancio, blu e viola sono i colori che predominano nelle sue opere. Anche se l'artista utilizza le combinazioni di bianco, grigio e nero.

Tra i premi più importanti, con i quali il suo lavoro è stato riconosciuto sono la medaglia d'oro, il Primo Premio per la pittura della Biennale del Cairo, Egitto (1993). Il Alejo Carpentier (1994) e il Terzo Premio Medaglia di Pittura alla Biennale Tenri, Giappone (1998).

Biografia Livia Grossi
Livia Grossi è una giornalista free lance di Milano che dopo avre collaboratop a diverse testate (da "L'Unità" a "Radio Popolare") dal 1998 scrive di teatro e cultura per le pagine del Corriere della Sera. Da qualche tempo i suoi servizi realizzati in Africa, Albania e Sud America sono diventati "reading teatrali" o meglio "reportage teatrali": una forma di giornalismo detto in scena, come se il palco fosse una pagina di un magazine, con contributi fotografici, interviste in video, musica dal vivo, e la giornalista che "dice il pezzo" guardando negli occhi il lettore. Un nuovo modo per comunicare la notizia, e farla arrivare sotto pelle che ha destato l'interesse di Teatri, (tra gli altri Piccolo Teatro di Milano, Institut français, Teatro No'hma diretto da Livia Pomodoro, ex presidente Tribunale di Milano), Festival Internazionali (Asti Teatro Festival diretto da Pippo Delbono, "Sguardi Altrove", festival di cinema al femminile, Festival di cinema Africano, Asia e Americhe) e dei media (stampa, radio e Tv nazionali).

I suoi reportage teatrali. "Ricchi di cosa, poveri di cosa?" , un viaggio-inchiesta tra Italia, Burkina Faso e Senegal per parlare di teatro ed emigrazione in tempo di crisi. Al centro del lavoro la riflessione su un Occidente alla deriva e la necessità di una nuova ridefinizione delle parole "ricchezza" e "povertà". Tra le varie pubblicazioni, il TG 3 Rai ne ha parlato il 9 febbraio 2014: http://www.tg3.rai.it/dl/tg3/rubriche/PublishingBlock-407cb9d7-d4f2-4185-9883-c7f199892c8d.html#
"Nonostante voi. Storie di donne coraggio", (musica in scena di Andrea Labanca, regia di Gigi Gherzi). In scena riflessioni e testimonianze di donne italiane e straniere raccolte dalla giornalista. In Albania: Puska, vergine giurata. Una donna di 66 anni che da oltre 40 anni ha deciso di diventare un "uomo" per difendere diritti e dignità. Un cambio d'identità sociale non biologico, la donna si veste, si comporta e pensa come un vero uomo e come tale viene considerata dalla comunità maschile.
Al centro rifugiate politiche di Milano: Maria, una storia di abuso di potere. Una storia vera, anonima per rispetto. Una donna arrestata con l'accusa di terrorismo, liberata in seguito alla sua riconosciuta innocenza dopo 8 anni di carcere. In Senegal: Marietu 'Ndaye, portavoce contro la mutilazione genitale femminile in Africa. Un'Antigone africana di 46 anni che dopo che dopo aver visto morire le sue figlie per infibulazione ha deciso di ribellarsi alla "tradizione" che impone a tutte le bambine di 6-7 anni di venire amputate e cucite fino alla prima notte di matrimonio.
Il servizio Tg3 Rai lo trovate cliccando "puntata 19 aprile", al minuto 5.37.
http://www.tg3.rai.it/dl/tg3/rubriche/PublishingBlock-5775f5a9-c256-4aa2-b492-333fc1306914.html

Facebook: https://www.facebook.com/events/506706262839760/
http://www.galleriahernandez.com/finissage-mostra-rituales-reading-di-livia-grossi/


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