Questa espressione, se non ricordo male, veniva detta dai nostri nonni dopo le feste natalizie. Un'altra espressione simile, forse più recente, era "l'Epifania ogni festa porta via!". Con questi modi di dire si voleva significare che, dopo aver festeggiato il Santo Natale, salutato con brindisi, fuochi d'artificio, canti e balli il nuovo anno e completati i regali ai bambini da parte della Befana, riprende il ritmo naturale della vita di tutti i giorni: gli studenti ritornano a scuola; gli operai ritornano al lavoro; gli impiegati in ufficio e i bambini all'asilo; insomma "finita la festa......gabbatu lu santu" (= soddisfatto il precetto religioso). Questo si diceva una volta, oggi 7 gennaio 2014, cosa diciamo ? Vediamo: " devo pagare la tares, il canone della TV, l'assicurazione della macchina, la bolletta del gas,la bolletta della luce e del telefono, mi scade la rata del mutuo, ecc.: chissà quanto tempo debbo aspettare all'Ufficio postale" oppure " mi conviene pagare in unica soluzione o a rate" ed ancora " mi basteranno i soldi per soddisfare tutti gli impegni o devo ricorrere al fondo di riserva?" In definitiva, se riflettiamo un momento, sono le stesse cose che abbiamo detto lo scorso 7 gennaio e il 7 gennaio dell'anno precedente, ma chissà perché quest'anno ci sembra diverso dagli altri anni: forse perché notiamo che le nostre tasche, pur contenendo le spese, sono rimaste vuote o quasi..La grande crisi economica europea che da più di un anno ci tiene in scacco, avrà certamente influito non poco , ma il 2014 sarà l'anno della rinascita? Ci sarà la ripresa economico-industriale tanto agognata? I nostri governanti dicono di SI, ma sarà vero? Il 7 gennaio 2015 diremo le stesse cose di oggi o saremo in grado di affrontare gli impegni di fine anno senza patemi d'animo come quest'anno? Stando alle previsioni degli analisti finanziari anche il 2014 sarà un anno di sacrifici; secondo loro si potrà incominciare a sperare in un sostanziale miglioramento verso il 2017, sempre che i nostri governanti smettano di litigare, facciano le riforme necessarie ed adottino i provvedimenti finalizzati alla crescita e allo sviluppo dell'economia reale. Sarà così? Intanto prepariamoci a selezionare i pagamenti da fare in questi giorni, dando la precedenza a quelli più urgenti e rinviando ad altra data quelli meno urgenti ed affrontiamo la vita con filosofia nella consapevolezza che prima o poi verranno tempi migliori che consentiranno di sorridere, gioire e spalancare davanti ai nostri figli nuovi orizzonti di sviluppo tecnologico e progresso economico-socio-culturale capaci di far dimenticare i grossi sacrifici fatti oggi dai loro genitori. Che Dio ce la mandi buona!
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Questa espressione, se non ricordo male, veniva detta dai nostri nonni dopo le feste natalizie. Un'altra espressione simile, forse più recente, era "l'Epifania ogni festa porta via!". Con questi modi di dire si voleva significare che, dopo aver festeggiato il Santo Natale, salutato con brindisi, fuochi d'artificio, canti e balli il nuovo anno e completati i regali ai bambini da parte della Befana, riprende il ritmo naturale della vita di tutti i giorni: gli studenti ritornano a scuola; gli operai ritornano al lavoro; gli impiegati in ufficio e i bambini all'asilo; insomma "finita la festa......gabbatu lu santu" (= soddisfatto il precetto religioso). Questo si diceva una volta, oggi 7 gennaio 2014, cosa diciamo ? Vediamo: " devo pagare la tares, il canone della TV, l'assicurazione della macchina, la bolletta del gas,la bolletta della luce e del telefono, mi scade la rata del mutuo, ecc.: chissà quanto tempo debbo aspettare all'Ufficio postale" oppure " mi conviene pagare in unica soluzione o a rate" ed ancora " mi basteranno i soldi per soddisfare tutti gli impegni o devo ricorrere al fondo di riserva?" In definitiva, se riflettiamo un momento, sono le stesse cose che abbiamo detto lo scorso 7 gennaio e il 7 gennaio dell'anno precedente, ma chissà perché quest'anno ci sembra diverso dagli altri anni: forse perché notiamo che le nostre tasche, pur contenendo le spese, sono rimaste vuote o quasi..La grande crisi economica europea che da più di un anno ci tiene in scacco, avrà certamente influito non poco , ma il 2014 sarà l'anno della rinascita? Ci sarà la ripresa economico-industriale tanto agognata? I nostri governanti dicono di SI, ma sarà vero? Il 7 gennaio 2015 diremo le stesse cose di oggi o saremo in grado di affrontare gli impegni di fine anno senza patemi d'animo come quest'anno? Stando alle previsioni degli analisti finanziari anche il 2014 sarà un anno di sacrifici; secondo loro si potrà incominciare a sperare in un sostanziale miglioramento verso il 2017, sempre che i nostri governanti smettano di litigare, facciano le riforme necessarie ed adottino i provvedimenti finalizzati alla crescita e allo sviluppo dell'economia reale. Sarà così? Intanto prepariamoci a selezionare i pagamenti da fare in questi giorni, dando la precedenza a quelli più urgenti e rinviando ad altra data quelli meno urgenti ed affrontiamo la vita con filosofia nella consapevolezza che prima o poi verranno tempi migliori che consentiranno di sorridere, gioire e spalancare davanti ai nostri figli nuovi orizzonti di sviluppo tecnologico e progresso economico-socio-culturale capaci di far dimenticare i grossi sacrifici fatti oggi dai loro genitori. Che Dio ce la mandi buona!
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