La giornata concluiva del sesto congresso del Partido e' iniziata con una sorpresa.
Stava per iniziare l'ultima sessione con l'inno nazionale quando a un certo punto e' appraso el Comandante en Jefe.
Fidel e' arrivato e si e' piazzato accanto a Raul a quel punto la sala e' letteralmente esplosa.
Un non cubano non puo' capire cosa lega questa gente al loro Comandante,sono nati che lui gia' c'era,sono cresciuti con lui,si sono sposati,hanno fatto figli che ora sono grandi sempre con la sua immagine che sbucava e bucava il vedeo.
Per dare un idea,stavo uscendo e mi sono fermato un momento a vedere la televisione nel salotto grande della casa de renta dove vivo,la duena,come praticamente ogni cubano,stava seguendo la trasmissione,lei e' una che non e' mai stata molto tenera con chi governa da queste parti,bene appena e' apparso il suo Comandante en Jefe si e' portata la mano alla bocca ed e' scoppiata in lacrime.
Come ha detto poi Raul,Fidel e' Fidel e non ha certo bisogno di nessuna carica per avere un ruolo nella storia Cubana e nel suo popolo.
Comunque il Barba si e' presentato qua' come uno dei mille delgati,ha votato e posato con gli altri del comitato centrale allargato.
C'era anche l'ex bambina dalle scarpette bianche...ma questa e' una stroia che vi raccontero' al mio rientro.
Non e' ancora ben chiaro quali saranno gli ulteriori cambiamenti,le commissioni stanno lavorando e i lavori vengono trasmessi in diretta da Cubavision.
Sicuramente si aprira' il mercato della compravendita di auto e case senza pero' che nessuno possa fare man bassa,fra le migliaia di discussioni c'e' anche quella del poter permettere ai cubani di entrare ed uscire dal paese quando vogliono,ojala che passi...ojala che passi...
C'e' molta preoccupazione per l'eliminazione della libreta perche' per tanti e' ancora importante,vedremo che accadra'.
In confronto alle miserie della nostra politica lurida dove 5 ladroni segretari di partito decidono per tutti vedere una cosi' vasta partecipazione di popolo,cosi' tante aspettative che davvero non devono andare deluse,vedere un pueblo cosi' unito davvero mi fa un po' vergognare di tutte le nostre miserie.
Il Socialismo rimane,cresce,si evolve ma nel solco che i cubani e solo i cubani decideranno di percorrere,senza essere servi di nessuno ma padroni del proprio destino.
Questo e' un paese pieno di problemi e in cui tante cose non vanno ma perlomeno e' un paese unito,che unito affronta i problemi per immensi che possano essere.
D'altronde hanno sempre comunque vinto,hanno vinto una Rivoluzione,la baia dei porci,l'Angola,il crollo del muro,7 presidenti americani andati per le terre mentre Cuba resisteva e resiste.
La presenza di Fidel ieri ha chiuso un cerchio,ora tocca a Raul ma sopratutto ai tanti giovani cubani,che non pensano solo ad andarsene.
Auguri Cuba y...Hasta Siempre.