Magazine Per Lei

Fino a che punto?

Creato il 24 settembre 2012 da Taccodieci @Taccodieci

Fino a che punto?
- Ciao Redaz.
- Ciao Rouge, che voce da funerale. Che è successo?
La mia amica Rouge ed io non siamo di quelle amiche che si sentono ogni giorno e si raccontano tutto. Siamo quelle amiche che sanno che ci sono e che, letteralmente, quando una ha un problema piantano in asso tutto e si precipitano.
Lo so per certo perchè è già capitato, nei nostri dodici anni di amicizia. E' accaduto sia a lei che a me, dal momento che nessuna di noi due vive nel Mulino Bianco e in dodici anni, voglio dire, di cose ne succedono, di attraversare dei momenti bui ed una delle prime cose che abbiamo fatto in quelle occasioni è stato, dopo magari aver rotto denti e fracassato tutto, comporre il numero di telefono dell'altra.
Ci chiamiamo anche per occasioni allegre, eh, che adesso non crediate che il nostro sia uno di quei rapporti patologico-depressi. Chi pensiate abbia saputo in anteprima che FF ed io, tanto per dirne una, stavamo comprando casa e ci saremmo trasferiti a breve? Ma torniamo a noi.
- Sono stata ad un matrimonio, ieri.
- Anch'io! E' stato divertentissimo. La messa è stata divertente, la migliore omelia che abbia mai sentito, la sposa era bellissima, lo sposo emozionatissimo. E a te come è andata?
- Una merda: erano tutti felici.
- E' abbastanza normale che la gente sia felice ad un matrimonio. Qualcosa è andato storto?
- No, è andato tutto benissimo. Ho mangiato per otto [@##° di ore e ho mandato a f*****o due mesi di dieta, ovunque mi girassi rischiavo di calpestare un bambino (c'erano più bambini che in un [@##° di asilo nido) e gli sposi erano felici. Tutti volevano essere carini con me e FPP (Fidanzato Pressochè Perfetto), anche se non ci avevano mai visti e se siamo fortunati non ci vedranno mai più e c'era gente vestita in modo così assurdo che pareva che avesse composizioni di tempura nei capelli.
- Direi che non ti sei divertita, no.
- No. Ad un certo punto un complessino sfigato ha iniziato ad intonare "io vagabondo" e la folla è andata in delirio, roba che se qualcuno prova ad intonare i Nomadi al mio matrimonio lo denuncio.
- Vabbè, ma uno il matrimonio lo organizza come gli pare, no? Magari agli sposi i Nomadi piacciono un casino. Che ti frega? Tanto c'era sempre l'alcol in tavola, no?
- Sì, c'era. Mi sono attaccata alla bottiglia per il lancio del bouquet.
- Conoscendoti avrai evitato quel mazzo di fiori come se fosse stato coltivato a Fukushima e fosse stato radioattivo.
- Sì, ma quelle s*****e delle damigelle mi hanno stanata e mi hanno costretta a mettermi a smaniare per afferrare quel [@##° di mazzo di fiori. Come mi sentivo sfigata.
- Non è da sfigate, è tradizione. Nemmeno io sono una di quelle che sgomitano per averlo: se mai un giorno mi cadrà esattamente in mano avrò un bel centrotavola per qualche giorno.
- Il fatto è che a me non cambia niente se piglio o non piglio quel [@##° di mazzo di fiori: io non mi sposerò mai.
- Perchè? Hai deciso così?
- No, è che FPP non ci sente.
- E' contrario al matrimonio?
- No, proprio non ne parla. Ti dirò, ne parlavamo molto di più prima di convivere. Ora conviviamo da anni e non se ne parla più. Neanche per sbaglio.
- Io penso che dovresti parlarne tu, se per te è importante.
- Ma sei matta? E fare la figura di quella che si vuole far sposare e incastrarlo? Io gli lancio dei messaggi, alcuni forti e chiari come un tir contromano in autostrada, ma lui non so se faccia finta di non capire o se veramente l'età gli abbia deteriorato qualche meccanismo.
- Continuo a pensare che dovresti parlargliene.
- Il fatto, Redaz, è che io non capisco fino a che punto io voglia veramente il matrimonio o fino a che punto sia solo un mio capriccio perchè tutte le mie [@##° di amiche (tranne te) si stanno abbonando a Vogue Sposa. Voglio dire, se ci sposiamo o non ci sposiamo non cambia niente, no? Non è che io divento più gnocca o FPP diventa più figo: restiamo sempre noi. Quindi fino a che punto posso considerarlo un capriccio, un'abitudine, e fino a che punto invece è un mio desiderio che lui potrebbe prendere in considerazione di condividere? Insomma: fino a che punto è giusto far presente questa cosa senza essere la fidanzata rompipalle? Fino a che età FPP pensa di non affrontare l'argomento, nemmeno per dirmi che è ateo e che quindi posso smettere di farmi tante paranoie?
Insomma, Redaz, io non mi capisco più. Fino a che punto è giusto volere quello che voglio? Fino a che punto lo voglio davvero? Fino a che punto lo voglio perchè lo voglio e non perchè ce l'hanno tutte?
Stesso discorso sui figli. Mi stanno sempre tra i piedi i figli degli altri, perdo amici ogni settimana perchè diventano genitori e io non sono ammessa al loro club, e quelli che non perdo hanno nei cellulari schede sd da otto giga piene di foto di bambini che si scaccolano e bambini che c****o. Io nel cellulare ho le foto della macchia di umidità in cucina. Ho sempre pensato di volere dei figli prima di diventare troppo vecchia, ma non so più se ne voglio o se li voglio solo perchè ce li hanno tutti e quel f*****o orologio biologico continua a fare tic tac tic tac: potessi sfracassarlo. Che poi, che [@##° di fine ha fatto l'orologio biologico di FPP? Gliel'ha mangiato il coccofrillo di Capitan Uncino?
Quindi non so fino a che punto sia giusto tutto, ecco. Voglio dire, sono cose importanti, i figli e il matrimonio, che una persona dovrebbe volere davvero. Non sono mode. Ma non so fino a che punto considerarmi viziata o una ragazza normale.
-...
- Redaz?
- Sì?
- La vita è un bordello.
La Redazione

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