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Fino all’altra fermata. Chi ama sa – Vittoria Coppola

Creato il 01 agosto 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Vittoria Coppola;

Vittoria Coppola è laureata in Lingue e Letterature Straniere, Comunicazione Linguistica Interculturale (Università del Salento, luglio 2010). Attualmente lavora come receptionist presso un albergo di Gallipoli (Le).


Fino all’altra fermata. Chi ama sa – Vittoria Coppola
Titolo: Fino all’altra fermata. Chi ama sa
Autore: Vittoria Coppola
Edito da: Gruppo Albatros
Prezzo: 12,50 €
Genere: Romanzo
Pagine: 76 pp.
Voto:
Fino all’altra fermata. Chi ama sa – Vittoria Coppola


Trama: Anita e Speranza, due storie intense e sofferte: Anita, una giovane che percorre la strada tortuosa alla ricerca della felicità, insegue l’amore, che le sfugge e la tormenta, conosce la vera amicizia e la sofferenza della perdita e della solitudine, ma riesce a rialzarsi per ricominciare a costruire la sua esistenza, attraverso un incontro che la aiuterà a trovare la strada; e Speranza, una madre provata da una tragedia e costretta su un letto d’ospedale da un incidente, non smette di credere, si risveglia dal coma e trova la forza di andare avanti. Le loro storie apparentemente lontane si incontreranno imprevedibilmente, intrecciandosi, fino alla rivelazione finale, una nuova vita che germoglierà, asciugando le lacrime di una madre che non ha mai smesso di sperare.

  

Recensione:

Purtroppo queste 76 pagine non possono essere definite romanzo, ma solo una sorta di interpretazione fittizia del diario personale dell’autrice. Non c’è trama, nel senso che i personaggi sono visti di sfuggita dall’interno delle protagoniste senza un minimo approfondimento psicologico e caratteriale. Non vengono nemmeno fornite delle informazioni che possano contestualizzare la storia e collocare le persone in luoghi e in momenti precisi della storia e non si può certo dire che ciò sia un effetto voluto di tecnica narrativa. Di fatto l’autrice ha scritto una specie di collage utilizzando i momenti del suo vissuto personale e piazzandoli a caso qua e là, senza preoccuparsi minimamente del lettore. Non solo mancano le descrizioni fisiche delle persone e dei luoghi, nonché il loro collocamento temporale, ma manca del tutto un senso della trama in generale. Io credo che l’autrice non abbia proprio capito cosa sia la struttura di un libro, a partire dagli aspetti più semplici come la divisione in capitoli fino all’uso dei POV. Consiglio la lettura di svariati manuali tra cui “Write to be published” di Nicola Morgan, che aiuteranno passo per passo l’autrice a gestire le parole che le girano per la testa per dar loro un ordine coerente.

 


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