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Finocchiaro e Zanda docenti di suicidio politico

Creato il 20 maggio 2013 da Albertocapece

zanda-finocchiaro.jpg_415368877Come far votare Grillo anche a quelli a cui sta sulle scatole? A quelli che mai frequenterebbero un meet-up o che direbbero vaffanculo, persino a quelli che odiano il populismo sebbene il significato di questa parola sia scaduta in un deprimente uso demagogico? Compito durissimo, arduo, complicato, ma non impossibile per la premiata scuola di suicidio del Pd, che attraverso alcuni dei suoi più brillanti docenti, Finocchiaro Dell’Ikea e Zanda Devovederelecarte, ha trovato una brillante soluzione: quella di proporre un disegno di legge  per vietare ai movimenti senza uno statuto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, di presentarsi alle elezioni.

La mossa è un evidente tentativo di mettere in difficoltà il Movimento cinque stelle attraverso assurdi cavilli bizantini, visto che politicamente il Pd non è in grado ormai che di perdere consensi e che anche il vorace Tycoon di Arcore non si sente ben sicuro nel magnifico giochino, togli l’Imu, metti la Tares, inserisci l’Iva, prendi per i fondelli gli italiani. Insomma un’ideona che dovrebbe servire a tutti i membri della santa alleanza e a cui i democratici si sono prestati per l’ennesima volta.  Naturalmente il M5S uno statuto c’è l’ha, tra l’altro preso in gran parte da quello del Pd e anche non l’avesse non credo sarebbe difficile metterlo insieme in poco tempo, anche a costo di chiamarlo Statuto Non Statuto. Quindi l’ideona è destinata ad avere l’effetto di un colpo di pistola ad acqua sui grillini. Anzi è possibile che  stimoli il movimento a chiarire e a ripensare certe zone poco esplorate della sua vita interna con un effetto diametralmente opposto a quello voluto e cioè di presentarsi con maggiore solidità alle elezioni.

Quello che è certo invece è l’effetto rinculo sul Pd, visto che questa mossa appare tutta sul piano di un sistema oligarchico che dopo aver messo sotto i piedi la chiarissima volontà dei cittadini, cerca in ogni modo, persino con mezzucci dozzinali di questo tipo, costituzionalmente incerti, di sterilizzare le opposizioni,  visto che sul piano politico non sa davvero che pesci pigliare. Della loro storia hanno ormai dimenticato tutto, idee, entusiasmi, programmi,speranze, hanno persino dimenticato il futuro: rimane come nelle code delle lucertole che continuano ad agitarsi dopo essere state staccate, solo qualche riflesso pavloviano di leninismo del vecchio Pci. Ecco l’unica cosa rimasta di una grande storia: una signora che dopo treant’anni in parlamento sarà ricordata per la spesa all’Ikea e un capogruppo che scrive sulla sabbia le sue dichiarazioni per l’ineleggibilità di Berlusconi e poi si adopera per l’ineleggibilità di altri.

Così prosegue l’interminabile suicidio del Pd, senza che nessuno abbia il coraggio e la pietà di dare un taglio netto.


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