Magazine Cucina
I finocchini sono molto simili ai più famosi “anicini”: diversa però è la consistenza, che per i fin occhini è decisamente più morbida. Sono dolci molto conosciuti nella provincia di Asti, soprattutto nel comune di Refrancore Sono leggerissimi, simili ai “biscotti del Lagaccio” genovesi, ricordano un po’ le fette biscottate dolci. Da una ricetta (un pochino cambiata) di un librino sui dolci piemontesi:
I “finocchini”di Refrancore
Ingredienti:
3 uova intere130 gr di zucchero semolato140 gr di farina 001 cucchiaino di miele1 cucchiaino di semi di semi di finocchio e/o1 cucchiaino di essenza di anice (o 2 cucchiaio di liquore all’anice)la punta di un cucchiaino di lievito (facoltativo)
Montare benissimo le uova con lo zucchero ed il miele; quando il composto è ben gonfio e bianco aggiungere a mano, mescolando molto delicatamente con movimento dal basso verso l’alto, la farina setacciata, l’anice, i semi ed il lievito (se previsto). Infornare in teglia quadrata di 22-24 cm di lato; l’impasto deve avere altezza 3-4 cm circa. Cuocere a 180°C per 20-25 minuti. Far raffreddare, tagliare il quadrato in fette spesse 1 cm circa e poi a metà nell’altro senso. Si devono ottenere delle fette di circa 10 cm di lunghezza. Rimettere le fette in forno per una leggera tostatura.Servire se si vuole con zabaione o moscato d’Asti..o zabaione al moscato d’Asti.Io il lievito non l’ho messo, era talmente ben montato il composto che mi sembrava inutile, ed in effetti non ce n’era bisogno.
Con questa ricetta semplicissima voglio partecipare all’ultimo appuntamento con”Carving in the kitchen” del bravissimo Stefano in collaborazione con Ammodomio.. Semplice perché questa volta rispetto alle altre a cui ho partecipato è stato immediato quello che mi ha fatto pensare la scultura..un pensiero banale; un pescatore che pazientemente aspetta il momento giusto, la sua “pesca”, l’occasione giusta nel mare, anzi nel fiume di avvenimenti ed opportunità che è la vita di tutti…”Occasione” questo è il titolo che mi è sembrato più adatto per la nuova ed ultima scultura di Stefano.