Fiorello: ''Sono il passato non cucino e ne' faccio talent''

Creato il 10 maggio 2015 da Digitalsat

«Io sono il passato, sono da proteggere insieme a quegli altri 3 o 4 che non cucinano in tv e non fanno talent, una razza in estinzione se non ci proteggete». Con queste parole, Fiorello ha iniziato il suo incontro con il pubblico di Dogliani (Cuneo), nell'ultimo giorno del Festival della Tv e dei Nuovi Media. Un pubblico in delirio che lo attendeva da ore sotto un sole inedito per il mese di maggio nelle Langhe e che gli ha fatto sentire tutto il suo calore. Affetto ricambiato: «Questo è ciò che amo - ha detto - stare in mezzo alla gente, il rapporto fisico con il pubblico, anche se qui fa un caldo da scoppiare, e pensare che io credevo che qui al Nord facesse fresco...».

Un'ora e mezza di show - anche se la formula ufficiale era quella di un dialogo con il giornalista Aldo Grasso - a ruota libera e pieno di gag. Frammezzato da telefonate in diretta con Amadeus e con il fratello Beppe che ha pure cantato in viva voce un pezzo di «Cicoria» di Modugno, e battute di ogni tipo come continui attacchi scherzosi ad una giornalista di Repubblica in prima fila: «tanto il tuo giornale, qualsiasi cosa io faccia, dirà sempre che sono contro Berlusconi». Battute anche rivolte a Carlo De Benedetti, da sempre amico e sostenitore del Festival di Dogliani, ironizzando sulla magnificenza della sua casa di Dogliani dove era appena stato a pranzo. Accaldato e senza fermarsi un solo minuto, mattatore incallito, Fiorello, rivolgendosi a Grasso, ha spiegato che il suo nuovo spettacolo, in arrivo a giorni a Marsala e a Ragusa, dopo l'anteprima a Novara di qualche tempo fa, «assomiglia un pò all'incontro di oggi, fatto di tutto e di niente».

«Racconto di me, faccio me stesso come al solito e cerco di far ridere con semplicità - ha spiegato - su qualsiasi cosa, così la gente si riconosce. E senza satira politica, perchè in questo momento ce ne è già troppa sui social e poi perchè non ce ne è bisogno, la politica fa già da sola, inoltre credo che la gente ne abbia le tasche piene e la sera, sul divano, cerchi qualcos'altro».

Più volte ha ribadito che «si sta perdendo il contatto con il pubblico, con le cose vere.Per questo faccio teatro e mi tuffo tra la gente». Non ha escluso di poter tornare in tv e in radio. «Chissà, magari con il materiale dello spettacolo che sto portando in giro - ha spiegato che per me rappresenta anche un nuovo repertorio, non posso certo dire che a me la tv non piace anche se mi chiedo, come tutti, dove sta andando. Il fatto è che il varietà come lo faccio io costa, portare personaggi come Tony Bennet, Celine Dion o altri del genere, ha un costo sicuramente superiore rispetto ad altri tipo di spettacoli». Circa i talent, Fiorello però ci tiene a dire: «non dite che li detesto, li guardo anche, la tv cambia tutti noi. Se uno oggi va in un ristorante e chiede delle trofie al pesto, il cameriere ti chiede 'forse intende della pasta corta, scottata, su un letto verde in una nuvola bianca e profumo di erbe fresche...».


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