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Fiorentine Invisibili

Creato il 25 giugno 2013 da Larivistaculturale @MePignatelli

Posted on giu 25, 2013

Suor Plautilla Nelli, Madonna Addolorata, depositi di Palazzo Pitti

Donne artiste invisibili? Fiorentine invisibili? Capolavori invisibili? Domande che hanno condotto la ricerca e l’impegno di Jane Fortune, statunitense, innamorata di Firenze, in una ricerca che l’ha portata a scrivere un libro “Invisible Women“, trasformarlo in documentario, oggi insignito dell’Emmy Award 2013 e presentato stasera 25 Giugno all’Odeon a Firenze.

Condivido la missione di Jane Fortune, e rilancio il lavoro di questa straordinaria mecenate che ci fa riflettere su quanta parte del nostro patrimonio artistico e culturale rimane al buio, e su quanti stanno cercando di puntare proprio su queste forme di valorizzazione per far ripartire il nostro paese. In fondo all’articolo di Jane Fortune trovate i più recenti aggiornamenti istituzionali in materia.

“Quando ero una studentessa, racconta Jane Fortune nella prefazione al suo libro “Invisible Women“, molti anni fa, mi sono innamorata di Firenze. Oggi, per sei mesi all’anno, considero questa città come “casa mia”. Ma la familiarità non è fonte di disincanto. Al contrario, infonde devozione.

Certo, più passa il tempo, meno il mondo riesce a stupirmi. Ma questa città vanta un numero così grande di opere incredibili che ancora oggi ne resto sbalordita.

Era la mano di Jacopo Pontormo a stringere le corde del mio cuore, nel pieno dei miei vent’anni. Poi, qualche decennio più tardi, un’altra artista ha saputo ispirarmi in un modo che non avrei pensato possibile. E’ successo molti anni fa mentre partecipavo ad una fiera del libro a Palazzo Corsini, quando mi imbattei in un volume in inglese su Suor Plautilla Nelli, una monaca del XVI secolo che fu la prima pittrice nota a Firenze (NB. quadro inedito in foto qui sopra, conservato nei depositi di Palazzo Pitti).

Pochi fiorentini la conoscono, eppure la sua storia mi ha subito affascinata. E quando ho visto i suoi lavori - nonostante il loro disperato bisogno di restauro – mi hanno tolto il fiato. E mi hanno anche fatto sorgere la domanda che è alla base della mia ricerca: quante altre opere d’arte di sconosciute ‘donne invisibili’ possono essere nascoste o addirittura in decadimento nelle chiese e nei musei della città?

Col tempo questa ricerca divenne la mia missione personale: aiutare le invisibili donne artiste di Firenze a diventare visibili.
Io sono un’appassionata d’arte e una collezionista. Non sono una storica o una studiosa. Perciò, lungi dall’essere esaustivo, questo libro, risultato di una ricerca di cinque anni, vuol attirare l’attenzione su una questione importante.

La stragrande maggioranza di opere d’arte di donne conservate a Firenze giacciono dimenticate nei magazzini. Molte hanno bisogno di un restauro. Centinaia attendono uno spazio per sé.

L’Italia è stata spesso criticata dagli studiosi e storici dell’arte di tutto il mondo per il suo antiquato sistema archivistico e i ricercatori spesso si sono sforzati di capire le ragioni che stanno dietro a questo fenomeno. Piuttosto che limitarsi a etichettare il sistema come non accurato o inconsistente, diventa importante accettare la non-accuratezza come parte dell’informazione, ammettendo, ove necessario, che questi dati scarsi o parziali, soprattutto se riguardano il mondo femminile, sono a lungo stati un inevitabile ostacolo per i ricercatori.

L’Italia, un paese caratterizzato dalla predominante eccellenza creativa maschile, ha dedicato nel corso della sua storia poche risorse e uno spazio esiguo alle sue artiste, relegandole alla categoria di ‘meno note’. Più di una direttrice di museo, pur incoraggiando il progetto “Invisible Women“, ha ammesso che raramente gli studiosi italiani e i colleghi direttori si sono ispirati alle classificazioni di genere (maschile o femminile), nelle loro analisi. Questa tendenza può essere il riflesso di una tradizione culturale o più semplicemente una scelta forzata dalle esigenze del turismo di massa.

Per questo motivo, i proventi di Invisible Women andranno a sostegno dei progetti sponsorizzati dall’Advancing Women Artists Foundation e da The Florence Committee of the National Museum of Women in the Arts. Fondata nel 2008, la Advancing Women Artists Foundation è un’organizzazione non-profit la cui missione è quella di recuperare, restaurare ed esibire opere d’arte
di donne a Firenze come in tutto il mondo.

Per molti anni sono stata nel consiglio d’amministrazione del National Museum of Women in the Arts (NMWA) a Washington D.C. Nel 2003, su richiesta del museo, ho fondato The Florence Committee of NMWA, un’associazione nazionale per il sostegno delle artiste italiane, passate e presenti, attraverso la conservazione, il mantenimento e il restauro di produzioni artistiche al femminile nei musei fiorentini. Ogni anno, con il “Nelli Award”, The Florence Committee premia una delle direttrici di museo per il suo contributo alla cultura dell’arte. The Florence Committee inoltre consegna annualmente un premio a tre donne che operano a Firenze: una mecenate delle arti, un’artista contemporanea e una restauratrice.

Questa avventura è nata dalla curiosità e la mia missione è alimentata da una convinzione. Io credo che attraverso l’educazione, il restauro e l’esposizione sia possibile ricostruire una parte vitale della ricchezza culturale fiorentina dimenticata. E per farlo, dobbiamo celebrare queste donne ed esibire la loro produzione, recuperando completamente sia il loro passato che il loro futuro, un’opera d’arte
alla volta.

Per questo vi invito a condividere la mia ricerca”.

Jane Fortune

Oggi la visione, la missione ed il coraggio di Jane Fortune nel cercare di riportare alla luce il lavoro di fiorentine invisibili, prima in un libro poi in un documentario, ha avuto l’ “Emmy Award”. Il documentario sarà presentato in anteprima a Firenze stasera, 25 Giugno 2013, all’Odeon alle 19. Parte del prezzo del biglietto sarà devoluto all’ONG di cui sopra.

In proposito cito un delle comunicazioni via Twitter, in merito alla necessità di una nuova strategia per la Cultura, per l’Italia, per far ripartire il paese.

Massimo Bray
Massimo Bray ‏@massimobray

“La nostra proposta di prestare all’Estero beni del patrimonio culturale italiano riguarda solo le opere non esposte #semplificazione”

5:20 PM – 20 Giu 13 

E un’osservazione di Federculture,

Federculture
Federculture @Federculture

“#ddlsemplificazione. Anche cose buone: #mibac potrà utilizzare direttamente donazioni private per restauro e tutela patrimonio pubblico.”

5:10 PM – 20 Giu 13 

Anche perché

Melissa Pignatelli
Melissa Pignatelli ‏

“Per tornare a crescere il paese ha bisogno di una strategia che riparta dalla #Cultura“. Rapporto @Federculture per il #governo l’1.7 #Roma

11:03 AM – 25 Giu 13

Teniamo d’occhio il nostro sistema culturale e lavoriamo, insieme, uniti,  in rete, per promuoverne la visibilità e la fruizione.

Anche se la missione non è sempre visibile.

Melissa Pignatelli

Fotografia: Dipinto di Suor Plautilla Nelli, Madonna Addolorata,  1500, nei depositi di Palazzo Pitti. Cortesia  The Florentine Press e   Advancing Women Art Foundation.


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