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Fiori che sbocciano

Creato il 07 marzo 2013 da Bussola
Quando scrivevo questo post era uno di quei momenti no, uno di quei momenti in cui la ruota della vita non gira proprio nel verso giusto, e vorresti in qualche modo cambiare il corso degli eventi ma sai che non si può. In quelle situazioni quindi probabilmente, l’unica cosa che si può fare è cercare di non abbattersi, e sperare che le cose riescano almeno in futuro a mettersi nel giusto ordine.
In quei giorni, anzi da diversi mesi prima, io e Fab cercavamo di completare la nostra famiglia con un figlio, ma i nostri desideri finivano ogni volta per infrangersi ad ogni arrivo puntuale del mio ciclo. Le nostre analisi, e i controlli fatti dicevano che era tutto a posto, ma la realtà dei fatti sembrava confutare ogni volta la cosa.
Allo stesso modo la situazione lavorativa di Fab andava peggiorando di giorno in giorno, da un lavoro comodo da lunedì al venerdì veniva spostato a lavorare su turni, comprese le notti, compresi i sabato e le domeniche. In quei giorni provava ad inviare cv in ogni dove per procacciarsi nuovi lavori, ma il mercato lavorativo era così piatto che le probabilità di esser contattato da una azienda erano le stesse di ritrovare un vecchio compagno di scuola in gita al deserto del Sahara.
Tra abbattimenti, sconforti e risalite, il giorno in cui scrissi quel post trovai un’ ancora di speranza nell’ammirare la mia pianta di Camelia piena di boccioli nonostante la pioggia. Pensai “la vita sopravvive sempre a qualsiasi intemperie”, e questo mi diede in quel momento la forza di non abbattermi e di continuare a credere che presto tutto si sarebbe risolto.
Ora la mia pianta di Camelia è così
Fiori che sbocciano
E ogni suo fiore mi sembra un inno alla vita.
E lo è. Da Gennaio il mio cuore non batte più da solo, ma all’unisono con un cuoricino piccolo e splendido che non smetterei mai di ascoltarlo.
A Natale Babbo Natale ci ha lasciato quindi il più bel regalo della nostra vita. E’ difficile quindi spiegare a parole quanto siamo grati al nostro destino. Ogni volta che vedo un' immagine del bambino, il video dell’ecografia, il suono del suo battito registrato, io scoppio a piangere.
Saranno gli ormoni, sarà che i figli si dovrebbero fare a vent’anni quando si è più scanzonati e sprezzanti del pericolo, sarà qualsiasi cosa, ma io sono già perdutamente innamorata di quel corpicino che vorrei che Settembre arrivasse subito. Nel frattempo però noi cresciamo insieme, noi come genitori, lui come essere umano, pregando tutti perchè le cose vadano per il meglio.
Martedì scorso ho fatto la traslucenza. Va tutto bene, è sano, è in salute e per la gioia di papà è pure maschio (o almeno così sembra dall’ecografia, la conferma ad inizio del mese prossimo).
E’ cresciuto tantissimo dall’ultima eco, è già un ometto formato, con quelle sue braccine, le manine che apriva e chiudeva davanti al viso, quei piedini tutti da baciare con cui di tanto in tanto faceva le capovolte. La perfezione di quei piccoli particolari mi lasciano inebriata e infinitamente grata alla vita. Mi perdo dentro ogni piega del suo corpo e ringrazio Dio.
Lo so sono stata un po’ stucchevole in questo post, ma il sole è tornato a splendere sul nostro balcone e io sono felice.
PS: Nel frattempo anche la situazione di fab lavorativa sembra aver preso una piega migliore. Ha smesso di fare i turni di sabato notte, e la domenica non lavora più, inoltre ha fatto diversi colloqui per altre società arrivando agli ultimi step. Aspettiamo quindi buone nuove anche da quel fronte.
  Fiori che sbocciano

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