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Fiori ciechi, di Maria Antonietta Pinna - Recensione

Creato il 11 dicembre 2012 da Nicola Nicodemo
Fiori ciechi, di Maria Antonietta Pinna - Recensione Fiori ciechi, romanzo d'esordio dell'autrice Maria Antonietta Pinna, che sembra prendersi gioco dei canoni dei normali generi letterari cui siamo abituati. Potremmo dire che si tratta di una fiaba. Ma sarebbe un grave errore. Una favola? No, ancora sbagliato. Ma non è neppure semplice narrativa. Cos'è allora? Della letteratura non si possono dare definizioni scientifiche. Ma questo testo sfugge, in particolar modo, agli schemi. Si avvicina molto a un sogno. Potrei definirlo così, sapendo di cadere in errore. Ma è ciò cui più si avvicina, ad un'esperienza onirica.
Sappiamo bene come divincolarsi da schemi letterari precisi possa comportare gravi svantaggi, in termini di disorientamento del lettore o di confusione generale. Ma qui il senso di spaesamento sembra giocare a favore dell'autrice. Di forte impatto, l'incipit ci proietta in uno spazio completamente nuovo, nel quale i concetti stessi di tempo e causa-effetto perdono il significato normale. I primi passi in questo nuovo mondo servono ad adattarsi ai nuovi punti di riferimento.
Siamo a Florandia, nella repubblica dei garofani. La figura del fiore viene antropomorfizzata nel pensiero e nelle emozioni. La storia si sviluppa come pungente satira contro la società degli uomini, schematizzata, con intensa forza creativa e ironia, in un mondo vissuto da soli fiori che, ricalcando i comportamenti degli esseri umani, sono preda dei loro stessi conflitti e interessi.
In questa prospettiva, la lettura del testo richiede un notevole impegno e un'attenzione costante. Non bisogna fermarsi all'involucro esterno della storia. Potremmo ricavarne impressioni fuorvianti. Il linguaggio semplice, i personaggi caricaturali, lo stile narrativo: potremmo ingannevolmente pensare che si tratti di una storia infantile, fiabesca. Tutt'altro. Oltre il testo, la maturità sta proprio nella capacità di ricostruire, con ironia e sarcasmo, una metafora della società attuale, con i suoi problemi e le sue caratteristiche più interessanti. 
Nell'universo delirante di fiori maghi e alchimisti, di fiori accecati dalla paura e della rabbia, fiori guerrafondai, mercanti, impostori, riscopriamo alcuni schemi di comportamento umani sui quali l'autrice intende richiamare l'attenzione.

Per rispondere alla domanda iniziale: come possiamo definire questo romanzo? si può dire: è una rappresentazione della coscienza umana, in cui il senso del delirio e dell'onirico si mescola pericolosamente all'ordinario della vita quotidiana.


Autore: Maria Antonietta Pinna Editore: Annulli Editori
Anno di pubblicazione: 2012 
ISBN: 9788895187358
Prezzo di copertina: € 9,00

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