Fiori di rovina – Patrick Modiano

Creato il 08 novembre 2012 da Viadeiserpenti @viadeiserpenti

Recensione di Rossella Gaudenzi

Una tarda domenica di novembre e un uomo che, sotto la luna, erra per le vie di Parigi. Vaga come un sonnambulo, posa gli occhi su vie e scorci nei quali inciampa, sollecitato da sensazioni indecifrabili o ricordi nitidi, fino a che qualcosa ne arresta i passi. In rue des Fossées-Saint-Jacques si sorprende a fotografare un evento avvenuto decenni prima: al civico 26, il 24 aprile 1933, il suicidio per ragioni misteriose di una giovane coppia.
Così inizia Fiori di rovina, la seconda opera di Patrick Modiano pubblicata da Lantana dopo Riduzione di pena (2011). Romanzo breve, stringato, elegante, che è lo scorrere la mappa di una Parigi della memoria. Dai fatti di cronaca del ’33 alle ricerche traumatiche delle inspiegabili vicende di famiglia il passo è breve: i piedi portano laddove i misteri della coppia suicida, Urbain e Gisèle T., si intrecciano a quelli personali. Le tremolanti mani di Modiano plasmano figure del passato, Claude Bernard, la bionda danese Jacqueline, il controverso Philippe de Pacheco: «Il destino di un uomo ricercato per spionaggio a favore del nemico e di cui non si sapeva se fosse uscito vivo dal campo di Dachau mi lasciava perplesso. Per quale concatenazione di circostanze era stato trascinato in questa situazione contraddittoria? Pensavo a mio padre che aveva vissuto tutte le incoerenze del periodo dell’Occupazione, di cui non mi aveva detto quasi nulla prima che ci lasciassimo per sempre. Ed ecco che, intravisto appena, anche Pacheco si eclissava senza avermi dato spiegazioni».
Fiori di rovina è il romanzo delle domande senza risposta. Contiene, più che il girovagare alla ricerca della verità, l’andare errando, ossia il cadere in errore perché si sfiorano indizi ma alla verità non ci si arriva mai: «Annotavo via via qualcosa. Senza averne chiaramente coscienza, cominciavo il mio primo libro. Non era una vocazione né un dono particolare spingermi a scrivere, ma molto semplicemente l’enigma di un uomo che non avevo nessuna possibilità di ritrovare, e tutte quelle domande che non avrebbero mai avuto risposta. Dietro di me, il juke-box diffondeva una canzone italiana. Un odore di gomme bruciate si spandeva nell’aria. Una ragazza avanzava sotto il fogliame degli alberi del boulevard Joudan. La sua frangia bionda, i suoi zigomi e il suo vestito verde erano la sola nota di freschezza in quell’inizio di pomeriggio d’agosto. A che pro sforzarsi di risolvere dei misteri insolubili e seguire quei fantasmi, quando la vita era là, molto semplice, sotto il sole?».
Torna nel romanzo l’eco ossessiva di un episodio centrale della vita del narratore: l’arresto del padre ebreo nel 1943, già presente in Riduzione di pena e fil rouge di buona parte dell’opera di Patrick Modiano.
L’autore convince con frasi brevi che con mira da cecchino fanno centro, sono piene e scarne al contempo, agili, precise, in un equilibrio perfetto di pieni e vuoti: «Noi giocavamo per pomeriggi interi tra vasche e statue rotte, pietre e foglie secche. Le lancette dell’orologio non camminavano. Indicavano eternamente le cinque e mezza. Quelle lancette immobili ci avvolgevano in un silenzio profondo e rassicurante. Basta restare nel viale e niente cambierà mai ».
Come postfazione è stato scelto il saggio critico di Norbert Czarny Una certa magia («Quinzaine Littéraire», n. 576, aprile 1991).

Nota sull’autore
Patrick Modiano (Boulogne-Billancourt, 1945) è uno degli autori francesi più importanti del XX secolo. Ha esordito nel 1968 con La place de l’Etoile cui hanno fatto seguito, tra gli altri, La ronde de nuit, Rue des Boutiques obscures (premio Goncourt), Quartier perdu, Voyage de noces, Un cirque passe. È sceneggiatore del film di Louis Malle Cognome e nome: Lacombe Lucien. In Italia è edito da Einaudi, Guanda, Lantana. Nell’aprile 2012 con Dora Bruder ha vinto il premio Grinzane Bottari Lattes, sezione «la Quercia». Dopo Riduzione di pena (2011) e  Fiori di rovina (2012), per Lantana editore uscirà nel 2013, a chiusura della trilogia, Primavera da cani.

Per approfondire:
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Patrick Modiano, Fiori di rovina
Traduzione di Maruzza Loria
Lantana, 2012
pp. 124, euro 13,50


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