Chiuse gli occhi e si concentrò sugli odori che gli arrivavano dall’edificio di fronte. C’erano gli odori dei barili,di aceto e di vino, poi le centinaia di odori grevi del magazzino, poi gli odori della ricchezza, che traspiravano dai muri come leggero sudore dorato, e infine gli odori di un giardino, che probabilmente si provava dall’altra parte della casa. Non era facile cogliere gli aromi più delicati del giardino, perchè passavano sopra il frontone della casa in scie molto esili e poi scendevano sulla strada. Grenouille accertò un profumo di magnolie, di giacinti, di mezereo, di rododendro… masembrava che ci fosse qualcos’altro, qualcosa di indicibilmente buono che emanava profumo in quel giardino, un odore cosi sublime come mai in viata sua- o forse una sola voalta – era arrivato al suo naso… Doveva avvicinarsi a questo profumo
(Patrick Süskind, Il profumo)
Fenomeno letterario e caso editoriale “Il Profumo”, ambientato a Parigi nel 1700, narra le avventure e le scelleratezze di Jean-Baptiste Grenouille, giovane parigino con un super potere: un olfatto sovrumano
Qualche giorno fa mi sono stupita della risposta di mia figlia, di ritorno da una vacanza-studio in California.Quando le ho chiesto cosa più’ le fosse mancato di casa (aspettandomi di sentire “la pizza”,“la pasta”,“tu che fai la spesa e le lavatrici”), mi ha risposto: i profumi.
“Vedi mamma, a San Diego non ci sono piante ne’ fiori, ma solo cemento, semafori e grattacieli. Non mi sono resa conto di quanto mi mancassero i profumi della natura fino a quando non ho sentito la pianta in cortile, quella vicino al portone”.
Eh già, ho pensato. Come si fa a non essere rapiti dai profumi soavi ma anche pungenti dei fiori di settembre?
Come non rimanere inebriati dall’Olea Fragrans? ( quella grossa pianta in cortile vicino al portone)
Precisamente Osmanthus fragrans. La mia pianta preferita. Adoro il suo profumo mi inebria al mattino quando apro le persiane, e mi viene incontro la sera quando rientro a casa a piedi. Già a 100 metri di distanza si sente il suo lieve profumo di albicocca che mi fa pensare: sono a casa!
Negli anni ho provato più volte a raccogliere piccoli rami da mettere nel vaso per avere la sua fragranza anche negli ambienti. Purtroppo il suo profumo non è cosi persistente, ed inoltre i suoi fiori si sciupano velocemente.
dal greco Osmè=profumo e ahthus=fiore, è già una garanzia, accompagnato dalla parola fragrans…vi lascio immaginare
note colturali
Originario dell’Asia, dall’Himalaya orientale attraversa la Cina fino al Giappone.
Osmanthus fragrans appartiene alla grande famiglia delle Oleaceae, è un sempreverde con foglie persistenti di un bel verde scuro lucido. Ama posizioni di mezzombra, riparate dal vento e i terreni acidi. In condizioni ottimali raggiunge un’altezza di circa 8/10 metri. La sua fioritura inizia ad Agosto e prosegue fino ad Ottobre. Esistono esemplari a fioritura bianca, come il mio, o a fioritura arancione. Durante l’anno, come tutti i sempreverdi, perde un po’ le foglie.
In Cina è coltivato da oltre duemila anni per il suo profumo. Esiste una vera e propria foresta di osmanthus, in cinese ‘Guilin’.
Lo si trova anche nel tè verde conferendogli un profumo più leggero e fruttato rispetto al classico tè al gelsomino