Ammetto la mia ignoranza in materia di adozioni gay e "madri surrogate". Ne ho sentito parlare, certo, come tutti e di più in questi giorni ma penso di avere ancora troppi pochi riferimenti (e non so quanto siano oggettivi quelli che ho) per riuscire ad avere un'opinione completa. Cercando informazioni, ho trovato questo interessantissimo lavoro di Eleonora Calvelli: si tratta di un libro, , edito da Postcart, curato da 3/3, con il patrocinio di Amnesty international Italia. Un grosso reportage realizzato osservando 13 famiglie gay italiane durante 4 anni, dal 2008 al 2012.
Sono immagini di vita familiare, di oggetti quotidiani, di piccoli grandi momenti di intimità. Non è facile rapportarsi a un tema così discusso e spinoso senza diventare banali o ideologici e io credo che la fotografa abbia ottenuto un risultato così coerente e capace di far riflettere grazie alla sua costanza e vicinanza ai soggetti e alle situazioni ritratte. Magari qualcuno potrebbe stupirsi nel vedere quanta spontaneità e normalità ci sono in queste famiglie definite "non tradizionali"...
They are images of family life, of everyday objects, of great little moments of intimacy. It is not easy to relate to an issue so thorny and discussed without becoming banal or ideological, and I think the photographer has achieved something a very consistent and able result, through her perseverance and proximity to the persons and situations portraied. Maybe someone might wonder to see how much spontaneity and normality there are in these families, defined as "non-traditional"...