Continua la diatriba legale tra i due brand di moda
Gabriele Fiorucci
La Edwin Company Ltd., società giapponese che nel 1990 acquista il marchio italiano FIORUCCI, continua nell’intento di impedire al designer romano Gabriele Fiorucci l’uso del proprio nome, depositando un atto che sancisce l’inizio ufficiale della causa giudiziaria.
Nel marzo 2012 la multinazionale giapponese aveva infatti chiesto al giovane stilista di “Impegnarsi formalmente a non utilizzare in Italia o all’estero, direttamente o indirettamente, o attraverso altre società qualsiasi marchio, nome a dominio, insegna e denominazione che includa la parola FIORUCCI”.
Gabrieleffe di Gabriele Fiorucci
Dopo una iniziale proposta di accordo, a distanza di un anno e mezzo, la Edwin Co. Ltd rilancia l’attacco contro Gabriele Fiorucci. Una rinuncia del diritto al nome e conseguentemente un ostacolo al proseguimento della ventennale carriera del designer che, dopo aver lavorato per marchi prestigiosi della moda italiana ed internazionale come Antonio Marras e Lancetti, nel 2005 decide di presentare sul mercato una collezione firmata con il suo nome e cognome, presente anche nei cinque monomarca aperti nella Capitale.
Gabrieleffe di Gabriele Fiorucci
Il giovane direttore creativo tiene a sottolineare infatti che il suo non è un nome d’arte né uno pseudonimo, ma il suo vero nome - sul quale, tra l’altro, ha basato la sua intera carriera e dunque è semplicemente assurdo chiedergli di rinunciarvi.
L’avvocato Pierpaolo Lucchese, dello Studio Legale Pierpaolo Lucchese e Associati, a cui è affidata la causa, dichiara inoltre: “In un mercato in cui coesiste il marchio Fiorucci con il marchio dell’originale fondatore Elio Fiorucci, non esiste alcuna fondata ragione giuridica per impedire a Gabriele Fiorucci l’utilizzo del proprio patronimico, nome oltretutto, quello di Gabriele, che in quanto legato ad una decennale esistenza sul mercato, non solo non svia né confonde la clientela, ma ne possiede una propria, storica, selezionata e raffinata, che lo segue e lo stima”.
GABRIELEFIORUCCIGROUP
Press office: Mauro Caprioli
T. +39 3482779310
FIORUCCI against GABRIELE FIORUCCI
The legal dispute between the two fashion brands goes on
The Edwin Company Ltd., the Japanese company that in 1990 has bought the Italian brand Fiorucci, continues its aim to prevent the Roman designer Gabriele Fiorucci the use of his name, by registering an act which establishes the official start of the court case.
In March 2012 the Japanese multinational had in fact asked the young designer “to formally avoid the use in Italy or abroad, directly or indirectly, or through any other company every trademark, domain name, sign and denomination that includes the word FIORUCCI” .
After an initial proposal for agreement, after a year and a half, the Edwin Co. Ltd raises the attack on Gabriel Fiorucci. A quitclaim of the right to a name and therefore an obstacle to the continuation of the twenty-year career of the designer who, after having worked for prestigious Italian and international fashion brands such as Antonio Marras and Lancetti, in 2005 decided to present to the market a collection signed with his name and last name, also on sale in the five flagship stores opened in the Capital.
The young creative director is keen to stress the fact that Fiorucci is not a “stage name or a pseudonym, but his real name” on which, among other things, he has based his entire career and, therefore, is simply absurd asking him to give it up.
The lawyer Pierpaolo Lucchese, of the law firm Pierpaolo Lucchese e Associati. which is responsible for the case, also states: “In a market where coexists the brand FIORUCCI with the brand of the original founder Elio Fiorucci, there is no grounded legal reason to prevent Gabriele Fiorucci to use his own name, a name above all, the Gabriele’s one, that being related to a ten-year existence on the market, not only doesn’t mislead or confuse the customers, but it has one of its own, historical, selected and refined, who follows and respects him”.
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