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Fired up!

Creato il 29 gennaio 2012 da Misterjamesford
Fired up!Regia: Will GluckOrigine: UsaAnno: 2009Durata: 90'
La trama (con parole mie): Nick e Shawn sono le stelle della squadra di football del loro liceo, ma della fatica e del sudore versati per la gloria sportiva non può fregare loro di meno, dato che il principale obiettivo che perseguono è quello di portarsi a letto quante più ragazze possibile, spesso e volentieri recitando la parte dei sensibili ed attenti potenziali fidanzati perfetti.Quando l'idea di abbandonare il football per evitare il campo estivo e diventare cheerleaders diviene una realtà, per i due si prospettano settimane di conquiste selvagge, nel pieno del percorso che porterà all'annuale confronto tra le varie rappresentative di cheerleading della regione.Tutto parrà filare liscio, fino a quando il fidanzato di Carly, corteggiata da Shawn e capitano della loro squadra, deciderà di mettere i bastoni tra le ruote dei due amici: a quel punto i nostri saranno costretti a scegliere tra il sesso facile ed il divertimento o un impegno portato fino in fondo nella loro nuova "disciplina".
Fired up!
Come chi bazzica il saloon da qualche tempo sa bene, in casa Ford i buddy movies sono sempre i benvenuti, dalle epopee kevinsmithiane a quelle di Apatow, senza dimenticare escursioni d'autore nel genere come riescono ad essere a loro modo film da me molto amati come Will Hunting o I diari della motocicletta.Giunto per caso sui miei schermi a seguito di un fortuito incrocio televisivo di Julez con lo stesso, Fired up si è rivelato soltanto in seguito essere l'opera prima di Will Gluck, regista decisamente maturato in seguito con l'ottimo Easy girl ed il discreto Amici di letto: in questo caso, siamo decisamente lontani dai livelli dei due titoli appena citati, forse a causa di una sceneggiatura decisamente troppo piatta e soltanto in apparenza "eccessiva", che rendono quest'opera prima un filmetto da bibitone e cazzate a raffica da vedere nelle serate di stanca o alcoliche, quando l'attenzione non è il requisito principale richiesto all'audience ed il clima è quello del relax più totale con spegnimento almeno parziale del cervello incluso.Presa coscienza di questo, la visione risulta scorrevole abbastanza per godersi il poco impegno richiesto e le gag - pur non irresistibili - offerte dai due protagonisti, simpatici quanto basta per riuscire a coinvolgere il pubblico sia maschile che femminile pur rivelandosi una sorta di copia con meno mordente dei Sean William Scott e Paul Rudd di Role models, pellicola dell'anno precedente a questa cui Fired up fa riferimento in più di un'occasione senza eguagliarne il livello.
Certo, in ogni caso gli anni d'oro di Animal house sono alle spalle, e cercare un confronto con i cult di genere del passato pare impietoso rispetto a questi prodotti molto, molto easy che paiono cocktails annacquati rispetto ai robusti Jack Daniels che era solito spararsi John Belushi, e sono certo che qualche anno fa, nel pieno del mio periodo "amo il Cinema, ma solo quello d'autore e non sia mai che io mi sporchi le mani guardando altro che non sia un superclassico da cinque stelle" il solo pensiero di una visione di questo tipo mi avrebbe orripilato: ma il tempo passa, si matura e si scopre che se si ama qualcosa - o qualcuno, perchè no - si ama così com'è, con i suoi alti ed i suoi bassi, e pur operando un pò di selezione naturale - nel senso di sensata, anche se a volte pare interessante l'idea di vedere i protagonisti del peggio della settima arte darsi battaglia per rimanere a bordo della nave delle visioni fordiane -, ho scoperto che il bello del Cinema è assaggiarlo in tutte - o quasi - le salse, e quando serve, non prenderlo troppo sul serio, così come accade quando necessitiamo di una serata di stacco o di una scopata - visto che qui siamo in tema - assolutamente antistress e liberatoria.
So che pare proprio che io non stia parlando affatto del film, ma in fondo l'approccio e lo spirito quando - e se - andrete ad affrontarlo sarà decisamente più importante dei suoi contenuti - che, statene pur certi, non saranno gli stessi di un film di Kubrick, ma neppure delle opere seguenti di questo fattosi interessante regista -: dunque, lasciatevi andare ed abbandonatevi alla volgarità neppure troppo volgare di Shawn e Nick ammettendo, a voi stessi e alle eventuali mogli o fidanzate, che un uomo tendenzialmente non rivoltante fisicamente e conscio di avere qualche possibilità di conquista è, in molte parti della sua vita, guidato da istinti identici a quelli dei due giovani protagonisti.
Diffidate di chi lo nega - o è proprio un cesso, o uno sfigato, o nasconde qualcosa -, e tenete conto che un pensiero ai periodi più selvaggi della sua vita un uomo lo dedica sempre, soprattutto quando - e torniamo ad una delle definizioni principi di casa Ford - si ritrova ad avere "la sbubba nel cervello".
E non scandalizzatevi troppo: in fondo, i guanti bianchi non servono, quando si parla di pane e salame.
E qui ci siamo dentro fino al collo.
MrFord
"Hey! Hey! You! You!
I don't like your girlfriend!
No way! No way!
I think you need a new one
Hey! Hey! You! You!
I could be your girlfriend
Hey! Hey! You! You!
I know that you like me
No way! No way!
I know it's not a secret
Hey! Hey! You! You!
I want to be your girlfriend."Avril Lavigne - "Girlfriend" -

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