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Firenze e Fidenza: due città, un architetto

Creato il 30 ottobre 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Firenze e Fidenza: due città, un architetto E' di oggi la notizia:

"29/10/2015 – Apre oggi a Firenze il nuovo Museo dell’Opera del Duomo che conserva la maggiore collezione al mondo di scultura del Medioevo e del Rinascimento fiorentino.

750 opere tra statue e rilievi in marmo, bronzo e argento, tra cui capolavori dei maggiori artisti del tempo: Michelangelo, Donatello, Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti, Andrea Pisano, Antonio del Pollaiolo, Luca della Robbia Andrea del Verrocchio e molti altri ancora. Oltre 200 opere visibili per la prima volta al pubblico dopo il restauro, tra queste la Maddalena di Donatello, la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti per il Battistero di Firenze e i ventisette pannelli ricamati in oro e sete policrome su disegno di Antonio del Pollaiolo. Nel nuovo Museo troveranno posto anche molte opere mai viste prima o conservate nei depositi per decenni, come le quindici statue trecentesche e quasi settanta frammenti della facciata medievale del Duomo. 
L’Opera di Santa Maria del Fiore ha investito 45 milioni di euro di risorse proprie nella realizzazione del nuovo Museo. Direttore e autore del progetto museologico è Timothy Verdon, mentre il progetto architettonico è di Adolfo Natalini e Guicciardini & Magni architetti
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Firenze e Fidenza: due città, un architetto

Fidenza, maggio 2010
Inaugurazione del tunnel a servizio delle torri


I link vi conducono alla visione di qualcosa di straordinario. Il progetto del nuovo Museo dell’Opera del Duomo, si deve a Adolfo Natalini insieme a Guicciardini & Magni architetti.  E qui ritorniamo a casa nostra, Adolfo Natalini non è forse la stessa persona che ha firmato, insieme a Vittorio Savi, il progetto delle torri del piazzale della stazione? Proprio così, ma quale diversa intelligenza architettonica tra i due progetti!
La morale di questa storiella si riduce alla legge del menga: "Per quei poveri villici inurbati dei fidentini, del sasso e non, non serve sprecare molta genialità. Dagli qualcosa e condiscilo con quattro chiacchiere".

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