Ieri, a Firenze, in piazza Dalmazia, è stata deposta una lapide per ricordare la morte "assurda" di Diop Mor e Samb Modou, due senegalesi uccisi il 13 dicembre dello scorso anno per mano dell'estremista di destra, Salvatore Cassieri.
Il Cassieri, dopo aver freddato Diop Mor e Samb Modou, rei di trovarsi in quel luogo (a pochi metri appunto da piazza Dalmazia) , a quell'ora e con le proprie mercanzie, come erano soliti fare regolarmente, fece fuoco anche su altri due immigrati senegalesi, uno dei quali è ancora oggi , in ospedale, paralizzato.
Se la lapide è un "segno", molto più importante è "vigilare" affinché vergogne simili non si ripetano più.
Nè a Firenze, città di pace, né in Italia, né in nessun altro posto al mondo.
Lo dobbiamo tutti, nessuno escluso, a chi è morto senza colpa alcuna, solo perché il sonno della ragione continua ancora imperterrito, purtroppo, a generare "mostri".
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)