Firenze, 21 settembre 2014 – “Facciamo insieme un passo di Pace”, è lo slogan con cui si è aperta pochi minuti fa a Firenze la mobilitazione nazionale indetta dalle 4 reti della società civile che si oppongono alle politiche di guerra, per l’affermazione del pacifismo, della nonviolenza e del disarmo: Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci e Tavolo Interventi Civili di Pace.
L’appuntamento coincide con la Giornata Internazionale per la Pace istituita dalle Nazioni Unite come momento di riflessione e di richiamo verso la necessità di agire concretamente per la costruzione di un mondo privo di conflitti. In questa giornata saranno diffuse le proposte concrete e innovative di pace, disarmo, elaborate dalla galassia di organizzazioni e associazioni che hanno promosso e aderito all’evento e dalla società civile internazionale che opera nei luoghi di conflitto.
Tra queste proposte tematiche una in particolare coinvolge la Sardegna (“Basi militari in Italia, il caso Sardegna”, che si anticipa in allegato) .
“Una manifestazione nazionale promossa per rilanciare le idee pacifiste, della nonviolenza e della disobbedienza civile, ma soprattutto la battaglia per il disarmo”, ha detto Roberto Cotti. Che aggiunge: “sono stato invitato alla manifestazione per dare un contributo di conoscenza su quanto accade nell’Isola riguardo alle servitù militari, ma soprattutto per trasmettere notizia sulle iniziative che in sede parlamentare ho personalmente promosso col Movimento 5 Stelle per rilanciare i tempi del pacifismo e del disarmo”. “A Firenze – conclude Cotti – lanceremo concrete richieste al Governo per un cambio di passo nella soluzione politica dei conflitti, per la pace, per i diritti, per la giustizia, per il disarmo e la difesa civile non armata e nonviolenta”.
Firenze sarà quindi il punto di incontro e di ascolto delle testimonianze provenienti dai teatri di guerra e delle voci di chi si oppone in Europa e nel mondo alle politiche di guerra, e sempre da Firenze oggi verrà lanciata la piattaforma di proposte, richieste e campagne per un cambio di passo delle politiche dei governi e delle istituzioni internazionali, che vedranno coinvolta anche la Sardegna.
Roberto Cotti (M5S)