Abbiamo dato un primo sguardo a Mirage, nuovo titolo degli autori di Chivalry
Dopo l'ottimo successo di Chivalry: Medieval Warfare, gli sviluppatori di Torn Banner potevano fare come tanti altri colleghi, adagiandosi sugli allori e vivacchiando di espansioni e sequel finché non avessero munto ogni singola goccia di profitto dal proprio franchise: con una scelta encomiabile hanno invece preferito gettarsi nella mischia con un nuovo prodotto che, se da un lato mantiene l'impostazione di base da FPS online competitivo, dall'altra cambia completamente le carte in tavola proponendo un gameplay del tutto diverso dal predecessore. Parliamo di Mirage: Arcane Warfare, che ci è stato mostrato oggi per la prima volta in una sessione hands-off di cui ora racconteremo tutti i dettagli.
twittalo! Mirage appartiene allo stesso genere di Chivalry ma si comporta in maniera completamente diversa
Da cavaliere a mago
Gli sviluppatori di Torn Banner hanno stabilito di mostrarci Mirage: Arcane Warfare tramite il replay di una partita sei contro sei effettuata nel loro studio pochi giorni or sono: la versione ufficiale è che l'azione di gioco è troppo veloce per consentire delle spiegazioni esaustive in diretta, ma probabilmente il team non ha fatto in tempo a sviluppare una versione di prova sufficientemente stabile per la GDC di San Francisco.
L'occasione è stata comunque utile per apprendere svariate caratteristiche di un prodotto che è diverso da Chivalry: Medieval Warfare ovviamente a partire dall'ambientazione, che qui ha un look arabeggiante e decisamente colorato, forte di uno stile grafico che si avvicina quasi al cel shading. Come accennato in apertura, pur trattandosi sempre di uno sparatutto online competitivo, Mirage sembra orientato verso una strada diametralmente opposta a quella del prequel spirituale, e non solo perché si utilizzano magie e incantesimi al posto di spade e scudi: il cambio di setting ha convinto Torn Banner a ripensare completamente a un gameplay che qui si dimostra strategico e rapido al tempo stesso, con in più una bella dose di profondità garantita dalla presenza di sei classi di personaggi tra cui scegliere ai quali è possibile assegnare tre magie prendendole da un'ampia lista che comprende abilità offensive, difensive e di supporto. L'azione vera e propria sul campo di battaglia si basa su quello che gli sviluppatori hanno definito come "reactable gameplay", ovvero un sistema ludico che prevede che ogni mossa di un giocatore possa essere annullata o respinta dalla giusta reazione se eseguita con tempismo: gli attacchi a lungo raggio possono essere dunque bloccati da magie equivalenti, i devastanti colpi speciali hanno un momento di carica che rende l'utilizzatore vulnerabile e persino gli incantesimi di cura sono pensati in modo tale da essere soggetti al sabotaggio di un avversario particolarmente rapido. L'impressione che abbiamo avuto di Mirage: Arcane Warfare è quella di un titolo che necessiterà davvero di molta pratica per poter essere padroneggiato a dovere, aspetto che sicuramente farà piacere a coloro che amano le sfide più strutturate. Sempre questi ultimi probabilmente accoglieranno con entusiasmo la particolare impronta che gli sviluppatori hanno voluto dare alle partite online, che cambieranno più volte nel corso dello stesso match. A tal proposito, ci è stato fatto l'esempio della mappa in cui era ambientata la demo, che cominciava come una sorta di modalità assalto nella quale una squadra doveva penetrare nella roccaforte avversaria e controllare due checkpoint: alla vittoria di uno dei due team, si cambiava location senza soluzione di continuità e si proseguiva con un nuovo round che stavolta aveva i connotati di una specie di capture the flag. Insomma, tanta carne al fuoco per Mirage: Arcane Warfare, che i più curiosi potranno provare nella versione beta che uscirà nel corso dell'estate.