Di Mario Marrandino. Il fisco riorganizza la macchina anti-evasione. Il nuovo obiettivo sono i più “cattivi”: grandi contribuenti a rischio di grandi evasioni e chi mette in atto frodi. Si allenta la presa, invece, sui piccoli e gli onesti.
Questo è il nocciolo della questione contenuto in una circolare dell’Agenzia delle Entrate a firma del nuovo direttore, Rossella Orlandi e si chiede così a tutti gli uffici dell’amministrazione fiscale di orientare i riflettori, l’azione di controllo alla massima correttezza e proporzionalità, in un contesto di leale collaborazione e buona fede.
Vi proponiamo un riassunto dell’analisi sulla nuova strategia delle Entrate sintetizzata da Repubblica, infondo il link del documento ufficiale:
-Redditometro solo con scostamenti: l’accertamento scatta solo nel momento in cui vi è un reale e sostanziale scostamento tra reddito dichiarato e spese effettuate. A tutela del cittadino, ribadisce la circolare, durante il momento di confronto con l’Amministrazione finanziaria deve essere garantita un’attenta valutazione delle prove e dei chiarimenti forniti dai contribuenti.
-Grandi contribuenti, scacco a pianificazioni aggressive: l’Agenzia chiede alle proprie strutture regionali di migliorare la capacità di indagine sulle situazioni che possono essere sospette e che possono quindi rappresentare una reale evasione o elusione tributaria (es. la delocalizzazione dei redditi verso paesi a fiscalità più favorevole e i fenomeni di pianificazione fiscale aggressiva).
-Sotto controllo “medi” che migrano: massima attenzione alle imprese medio-grandi (con fatturato superiore ai 25 milioni), per i fenomeni di evasione o di elusione che possono coinvolgere realtà appartenenti a gruppi societari e al turn-over delle imprese di medie dimensioni nei singoli ambiti provinciali. Inoltre, importante indagare sui casi di “migrazione” dalla platea dei grandi contribuenti a quella dei medi, anche attraverso specifiche operazioni societarie finalizzate a contrarre le dimensioni.
-Ragionevolezza per PMI: controllo orientato alla massima ragionevolezza e proporzionalità anche nei confronti delle imprese di minori dimensioni e dei lavoratori autonomi. In particolare lo strumento delle indagini finanziarie deve essere utilizzato solo dopo un’attenta analisi del rischio.
-Sorveglianti enti commerciali: per la questione degli Enti non commerciali, restano sorvegliati speciali i soggetti che si presentano come non profit, ma che in realtà svolgono vere e proprie attività commerciali.
-Frodi e false compensazioni: sotto tiro le frodi intracomunitarie e le indebite compensazioni di crediti erariali inesistenti.
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/documentazione/provvedimenti+circolari+e+risoluzioni/circolari/archivio+circolari/circolari+2014/agosto+2014/circolare+n.+25e+del+06+agosto+2014/CIRCOLARE+25_E+del+6+agosto+2014x.pdf