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Fisco: prima la casa, adesso i depositi bancari?

Creato il 19 marzo 2013 da Freeskipper
Fisco: prima la casa, adesso i depositi bancari? Sale la febbre nel Belpaese per quel governo che ancora non c’è! Ma, a parte il caso del Belgio che è rimasto senza un esecutivo per ben un anno e mezzo senza accusare nessuna catastrofe nazionale, tutt’altro, e considerato il fatto che con la Germania, la Ue e il Fmi che dettano i tempi e le condizioni della politica economica a tutti gli stati membri lasciando poco spazio di manovra ai governi nazionali, qual’è l’urgenza di formare subito e in fretta un governo in Italia? Tanta preoccupazione per nulla, o meglio, per assegnare “le poltrone, ancora occupate dai “tecnici” di Monti, a 'nuovi' e 'vecchi' appena arrivati in parlamento. Tutto qui! Una mera spartizione di quelle “rendite di posizione” che la globalizzazione non ha ancora saputo o voluto spazzare via dal Belpaese!
Il che non è fantapolitica, ma la pura realtà, avallata da quanto sta accadendo a due passi dalle nostre coste, a Cipro trasformata in una notte, dalla Troika, da paradiso a inferno fiscale! Il piano di salvataggio da dieci miliardi, imposto nelle ultime ore al parlamento cipriota dall’Unione Europea, si basa su un "prelievo forzoso" sui depositi bancari pari a 5,8 miliardi, fa tremare l’intera Europa che teme l’effetto contagio. I più preoccupati di tutti sono in questo momento inglesi e russi! Seguono a ruota tutti i cittadini europei che hanno la sventura, come noi, di vivere in paesi ultra-indebitati!!!
I cittadini britannici, oltre 80mila, e russi, circa 50mila, sempre più numerosi sull’isola per il fascino di sole, spiagge, ville e soprattutto di una normativa fiscale agevolata per gli stranieri, rischiano perdite “dirette”. Il prelievo si prospetta decisamente ingente: 6,75 per cento su conti fino a 100mila euro, 9,99 per cento su quelli superiori. I risparmi di una vita per gli inglesi, perlopiù pensionati. Il frutto di investimenti e affari, con sospetti di riciclaggio, per i russi concentrati nella città di Limassol, ribattezzata Limassolgrad, che di Cipro hanno fatto terra e mercato di conquista. Insomma, Cipro è ormai da tempo la patria di elezione di molti uomini d’affari russi. A Limassolgrad si stampano due quotidiani e un settimanale in lingua russa, ci sono due scuole, una stazione radio e i ristoranti hanno menu in cirillico. Insomma, una sorta di seconda Mosca con sole e caldo quasi tutto l’anno. E nonostante le rimostranze di Putin, il presidente russo ha definito la tassa “ingiusta e pericolosa”, sono i numeri a parlare. I depositi russi nelle banche cipriote ammonterebbero a circa 20 miliardi di euro sul totale di 69 miliardi. A questi vanno aggiunti 12 miliardi delle banche russe. Cifre da capogiro dunque quelle del possibile prelievo, impensabili solo poco tempo fa.
Insomma è crisi nera da quelle parti, come del resto in tutta l’Eurozona. Soprattutto in quei paesi dilaniati dal debito pubblico, che adesso temono l’effetto contagio del "prelievo forzoso" anche sui propri depositi bancari! In special modo gli italiani titolari di conto corrente sono terrorizzati dal fatto che dopo la tassazione "spropositata" sulla casa adesso la scure del fisco possa nuovamente abbattersi anche sui loro risparmi! Intanto - in attesa di quel governo italiano che ancora non c'è - da Cipro non si scappa: banche chiuse e denari blindati per evitare la fuga di capitali.

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