Fish and Chips !

Da Melissa

Si vola oltre manica, in un paese che mi piace molto..

INGHILTERRA

(God save the Queen!)

Qui, oltre che Elisabetta II, regna anche il FISH AND CHIPS
(maccheronicamente detto: Pesce e Patatine)

Well..

Il piatto ha un’origine un pò discussa.

Per quanto riguarda il PESCE FRITTO si parla di Veneti emigrati che nostalgici del proprio “Scartosso de pesse” (pesce fritto da passeggio) avessero iniziato a venderlo in terra anglosassone promuovendo così un nuovo modo di concepire il pesce, ma anche del fatto che l’emigrazione ebrea sefardita da Spagna e Portogallo avesse portato con sé il “Pescado Fritto” diffondendolo nella cultura inglese.
Ebrei o Italiani, sicuramente il filetto di pesce usato non poteva arrivare se non ci fosse stata l’abbondanza di pesce che c’era nel Mare del Nord nell’Ottocento e se non avessero scoperto la pesca a strascico (che poi fa un sacco di danni..-.-). E proprio a partire dall’Ottocento il nostro piatto iniziò a fare strage di papille gustative..

Per quanto riguarda le PATATE c’è poco da dire. Sono sempre state un piatto tipico della working class, e le famose “Pommes de terre à la mode” nate in Belgio non ci avevano messo tanto ad andare oltremare e a conquistare gli inglesi.

Infine, sulla combinazione dei due piatti si sa poco, probabilmente deriva dalla necessità di unire due piatti non soggetti a razionamento (come accadeva nella II Guerra Mondiale). O forse, ma questo lo dico io, perchè sono entrambi fritti e si fa prima ad abbinarli..(vuoi mettere pesce fritto e patate in umido, sarebbe stato un problema!)

E ora entriamo nel vivo del piatto..chi è, cos’è,chi lo accompagna,come lo si serve e come lo si cucina..

intanto eccovelo nella sua versione “take away”..

Come si può notare dalla foto, il pesce fritto è filetto di pesce bianco, va per la maggiore il Merluzzo ma sono quotati anche Eglefino (un simil Merluzzo) e Platessa.
Per quanto riguarda le “chips” altro non sono che le patate fritte, in particolare sembra che vengano selezionate tra le farinose Maris Piper, King Edward o Desiree.

Lo accompagano volentieri varie salse, tra cui ricordiamo la Worcester e Henderson’s Relish (alternativa vegetariana alla Worcester), ma anche dei volenterosi piselli bolliti, che formano quasi una crema (ai quali può essere aggiunta menta).
Per chi lo desiderasse “liscio”, normalmente viene servito con sale e una spruzzata di aceto di malto.

Per il modo di servirlo: si usa sia carta gialla che, come potete vedere nell’immagine precedente, vaschette in stile Mc Donald; ma il vero must è la carta di giornale piegata a cono!

Come lo si cucina???

Sulla pastella ho notato che ci sono varie versioni, poichè è l’elemento clou del piatto. Da essa dipende la riuscita o meno del piatto e  ogni regione ha la sua ricetta che tramandano di generazione in generazione..
Qui di seguito la ricetta. Per essere precisa, corretta e più fedele possibile all’originale, ho tradotto una ricetta inglese…per sapere le esatte misure (tazze, once e quant’altro..) corrispondenti potete andare sui seguenti siti:1 2 3 , io ho approssimato.

INGREDIENTI (x 4):
-1/2 tazza di farina 00(ca 130 gr)
-1/2 tazza di farina di mais (ca 130 gr)
- 4-6 once (ogni oncia è ca 30 ml, quindi tra i 120 e 180 ml) di birra
-1/4  di un cucchiaino di sale, direi 1pizzico di sale
-4 tazze di olio vegetale per friggere (usate una tazza da tè per misurare)
-4 grosse patate russet (se non avete le russet non importa, patate da friggere cmq!)
-800 gr di filetti di pesce, tagliati a metà, per traverso
-aceto di malto

PREPARAZIONE:
Preriscaldare il forno a 120°.
-Preparare la pastella:
mescolare la farina 00, la farina di mais e il sale insieme. Aggiungere la birra e mescolare bene. La pastella dovrebbe risultare liquida.
-Tagliare le patate in regolari listarelle (finger-sized pieces xD).
Riscaldare l’olio in una friggitrice capiente, va bene anche una padella, comunque capiente. Attenzione a non riempirla fino all’orlo, le patate e il pesce possono far fuoriuscire l’olio. Quindi organizzare la cucina per salvaguardarla dagli schizzi di olio.
Cuocere un terzo delle patate fino a che non diventano bionde, per circa 5minuti. Una volta scolate, rimuovete l’olio in eccesso passandole su carta assorbente. Mettetele nel forno caldo, in maniera che si mantengano calde. Ripetere l’operazione fino a che tutte le patate non saranno pronte. Non friggere troppe patate tutte insieme, potrebbero raffreddare troppo l’olio.
Immergere il pesce nella pastella, sgocciolarlo ed eliminare l’eventuale eccesso di pastella. Friggere ogni filetto (va fritto separatamente) finchè non diventa dorato, per circa 5-8 minuti. Scolarlo dall’olio rimuovendone l’eccesso con carta assorbente. Tenerlo in caldo in forno finchè tutti i tranci non saranno stati cotti.
(e qui arriva il bello)..Avvolgere il tutto (pesce e patatine) in un “tabloid newspaper” piegato come un cono. Se non ne avete, un piatto è sufficiente.
Servire con una spruzzata di aceto di malto. Potete anche aggiungere salsa Worcester o simili o una tenera crema di piselli.

RICETTA PER LA CREMA DI PISELLI
ingredienti
-100 ml di brodo vegetale
-30 gr di burro
-8 foglioline di menta fresca
-500 gr di piselli surgelati
- sale q.b.
- 1 scalogno

preparazione
Sciogliere il burro in un tegame e farvici appassire lo scalogno per qualche istante. Unire poi i piselli, le foglioline di menta e un pò di brodo vegetale e far stufare il tutto per 10-15 minuti.
Togliere i piselli dal fuoco e tenerne da parte un paio di cucchiai, frullare i rimanenti. Aggiungete il sale e poi con un mestolo di legno incorporare i piselli interi tenuti da parte a quelli passati. Servire con il fish and chips.

That’s all!

E ora le curiosità!!

Tra i documenti storici risulta che il primo negozio di Fish and Chips fu inaugurato a Londra nel 1860 da tale Joseph Malin.
In Scozia nel frattempo proliferavano negozi a conduzione italiana quali Crolla’s (attualmente c’è un “fish and chips Crolla’s” in Galashiels (Scozia) sarà lui??) e Valentini’s (ce ne è uno a Glasgow, sarà lo stesso?).
Attualmente i negozi sembrano essere 11000 in tutto il regno unito e hanno un buisness di circa 1,2 bilions di sterline!

Del fish and chips ne parla anche Dickens nel suo Oliver Twist..quindi era più che di moda!! xD

L’apporto calorico di questo piatto è di circa 570 calorie (di cui 270 grassi), comunque nulla in confronto ad altri piatti da fast-food.

Siccome agli inglesi piace sbizzarrirsi (non so se è un termine toscano, comunque vuol dire, più o meno, divertirsi) vi può capitare di trovare come “fish” anche squalo o Hoki (pesci piuttosto esotici).

La sua diffusione lo ha portato anche in Normandia, Nuova Zelanda, Danimarca, Norvegia, Nord America e sicuramente da qualche altra parte..

Enjoy your meal!



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