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Fiumi e paure

Creato il 03 maggio 2014 da 19stefano55

In 2 giorni siamo passati dal vedere famiglie distese sui sassi a prendere il sole in un fiume benigno, bello, dopo che l’utilizzo del Fondo di Sviluppo Europeo (FESR) aveva portato alla costruzione, iniziale, di una parte di ciclovia che unisce le colline al mare.

Passeggiavamo tra altissimi favini, grano duro in spiga, alberi di ciliegio stracarichi e piccoli orti che hanno rubato terra alle sponde del fiume con fichi, rosmarini e bietole da taglio.

Invece stamane una telefonata improvvisa: c’è fango, ci sono i pompieri! Avevo sentito piovere e forte nella notte ma poi il sonno imposto dai principi attivi chimici determinava assoluta profondità e sordità.

Abitando vicino al fiume e non vedendo nulla la telefonata mi aveva confuso non pensando che un piccolo torrente, peraltro ieri con 5 cm di acqua e addirittura con un carrello grande della spesa ivi buttato (certamente non sarà della Conad, loro di notte ci pensano), stesse per straripare e in certe vie l’aveva già fatto.

Sono uscito ma camminavo sentendo il rumore dell’acqua sotto i piedi, in quanto ero sopra una strada che 50-60 anni fa è stata costruita per coprire il torrrente che impediva l’utilizzo commerciale del paese di spazi al centro città. Una sensazione mai avuta e solo nel 1958 (o giù di lì) si ha memoria del suo straripamento con l’impiego di barche, ma il paese era la metà!

Ora ancora piove e pare che almeno 70-90 mm di acqua sia venuta giù in 30 ore. Appiccicati alla finestra speriamo che prima di sera smetti e usciremo a guardare un torrente non più ridente ma furente.

La natura ammirata, sfruttata, mai emarginata!!

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