La trama (con parole mie): e quasi senza che me ne accorgessi - palle, dato che ormai è praticamente un secondo lavoro pagato dalla passione - il Saloon giunge alla sua prima quasi cifra tonda. Il 26 marzo di cinque anni fa, infatti, nasceva WhiteRussian, partito come uno sfogo da post sbronza cinefila e divenuto una realtà sempre più grande anche per il sottoscritto.
Come di consueto, dunque, dedico una giornata ai brindisi ed ai festeggiamenti lasciando da parte la normale programmazione, e godendo dell'attimo, senza pensare troppo se riuscirò mai a tagliare il traguardo dei dieci.
Ormai mi sento quasi come uno di quei vecchi bevitori - o vecchi e basta - pronto a raccontare allo sfinimento la solita, altrettanto vecchia - ma non per questo meno affascinante - storia della notte del neonato ventisei marzo duemiladieci, quando, Jagermeister alla mano, al termine di una serata passata con un paio di vecchi amici, decisi di avventurarmi in quello che, ancora non lo sapevo, sarebbe diventato praticamente un diario di viaggio, film e vita: ai tempi ricordo di come si trattasse solo ed esclusivamente di uno sfogo, un angolo mio senza neppure immagini o dati rispetto ai film recensiti, senza valutazioni o etichette, e di quei primi tre mesi in cui non avevo neppure idea del fatto che sarebbe stato utile esplorare il resto della blogosfera per conoscere e farsi conoscere.
Ora le cose sono molto diverse, visite, lettori e commentatori fissi non mancano, contatti per iniziative anche, e con il tempo e grazie ad altri bloggers dediti alla settima arte ho avuto modo ed occasione di confrontarmi con film e serie tv che, chissà, se non fossi passato da queste parti non sarebbero mai arrivati sui miei schermi: in questi cinque anni ho avuto anche la fortuna di incontrare di persona alcuni degli altri viaggiatori della rete, di bere e mangiare insieme, e come nel caso del mio fratellino Dembo, anche stringere amicizie che spero mi accompagneranno fino alla vecchiaia - quella vera -.
Come di consueto, dunque, e dato che dovrei ringraziare ognuno di voi peccatori che passate quotidianamente o quasi al bancone per brindare con il sottoscritto, prendo ad esempio il mio sempre sgradito rivale Cannibal Kid, che con i suoi assurdi giudizi fornisce, di fatto, uno stimolo a continuare a percorrere questa strada, se non altro per regalarvi un parere critico più sensato, e Lazyfish, attuale top commentatrice.
Ma più di ogni altro non posso che ringraziare Julez - che oltre ad aver cominciato a scrivere qualche post, continua a sopportarmi giorno dopo giorno - ed il Fordino, che presto tornerò a raccontare in qualche post della serie "Unchained", pronto a crescere, imparare, stupire e soprattutto insegnare a me e alla signora Ford quanto meraviglioso possa essere vivere.
Soprattutto con lui.
E se ci penso, il desiderio di essere ancora qui tra una quindicina d'anni, alternando i miei post e le recensioni ai suoi, è così forte da farmi quasi esplodere il cuore nel petto: e se quella notte di cinque anni fa pensavo che tutto sarebbe finito senza particolare clamore, ora sono felice che la vita vissuta e la settima arte continuano a contraddirmi e a rincorrersi giorno dopo giorno, e film dopo film.
MrFord
Magazine Cinema
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