“…i Daemons a un passo dal paradiso…”
Un bel weekend di football, quello appena passato, anche per i piccoli – ma solo di età – giocatori del flag football.
Cos’è? Una variante per tutti, ma proprio tutti, del football americano. Non servono le protezioni, paradenti a parte, perchè non è previsto il contatto fisico. Per placcare l’avversario bisogna strappare una delle due bandierine – in inglese flag, da cui il nome dello sport – e l’azione successiva riparte da lì.
Tutto il resto è come nel football vero, che questi ragazzi e ragazze sognano già, e che probabilmente giocheranno fra un po’, con caschi e paraspalle, e tutte le collisioni del caso. Qui si imparano le tecniche e i movimenti, e si comincia a fare l’occhio a tattiche e strategie, soprattutto, si impara ad apprezzare il gesto di un compagno, il lavoro di squadra, il valore del “noi”. Il fatto che sei importante anche se non segni, oppure che devi essere sempre pronto perchè una partita tirata può essere rovesciata da una sola azione, o perchè se uno sbaglia potrebbe pagare tutta la squadra, subendo una segnatura, o perdendo terreno.
Le penalità, come nel football vero, si pagano perdendo un po’ di terreno . Il weekend organizzato dagli Angels Pesaro sul proprio terreno è stato la celebrazione finale della stagione, con 4 campi e partite in simultanea. Fino ad un certo punto c’è stato anche un bel sole, mentre per le finali un po’ di pioggia non ha comunque calmato i bollenti spiriti dei ragazzi in campo.
Per la cronaca, vittorie finali dei Panthers Parma nell’under 13 e Rhinos Milano nella classe superiore, in entrambi i casi ai danni dei Daemons Cernusco sul Naviglio che interrompono un dominio durato un biennio. Sul gradino più basso del podio ancora Rhinos Milano e Blue Storms Gorla Minore.
Tanti sorrisi, qualche muso lungo che in fondo ci può anche stare, ma la classifica rispecchia i valori in campo. Fra tutte queste squadre di tradizione e blasone, la squadra dell’oratorio, il simpaticissimo GTeam di Gallarate, che salta di gioia per il proprio 7° posto come se avesse vinto.
In fondo hanno ragione, anche esserci è una vittoria .
Potete trovare altre foto di Stefano Schwetz sull’evento alla seguente pagina :
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