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Flaminio-Olimpico-Roma: ormai è vero caso

Creato il 12 gennaio 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Flaminio-Olimpico-Roma: ormai è vero casoI primi report che arrivano da Roma, dove questa mattina c’è stata la presentazione ufficiale dello Stadio Olimpico da Sei Nazioni, portano a galla un vero e proprio caso.
Due giorni fa ho intervistato il Delegato allo Sport del Comune di Roma (che non ha un assessorato preposto) Allessandro Cochi. In 20 minuti di intervista mi ha detto almeno tre volte che “non sarebbe una tragedia se il Flaminio non fosse pronto come previsto per il 2013, si potrebbe giocare ancora all’Olimpico”. Traduzione dal politichese: anche il Sei Nazioni 2013 non si giocherà in quel catino.
Oggi arrivano i “rincari” del Presidente FIR Dondi: “Per il 2013 decideremo dopo il mese di marzo. Io vorrei rimanere all’Olimpico, visto il grande successo di pubblico (52mila biglietti già venduti per Italia-Inghilterra, ndr). Se riempiamo questo stadio non ha senso tornare in una struttura più piccola”.
Gli fa eco il responsabile di Coni Servizi Diego Nepi: “Rendiamoci conto che al Flaminio non era più possibile giocare un match di Sei Nazioni”. Parole che tolgono ogni dubbio…
Flaminio adieu quindi? Forse, ma attenzione, il cerchio si allarga, perché come ha subito precisato Dondi “qui giocano due importanti squadre di calcio e il calendario potrebbe diventare complicato. E Roma non può permettersi di perdere il Sei Nazioni”.
Una precisazione-ultimatum verso chi? La Fir fa la voce grossa dall’alto di un risultato di vendite che forse non si aspettava. Chi è l’interlocutore che deve rispondere ora? il Coni? Il Comune di Roma? E siamo sicuri che “l’abbandono” – eventuale! – del Flaminio sia una buona idea?


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