Rifondazione comunista di Perugia esprime grande preoccupazione per la drammatica situazione che sta interessando i 46 lavoratori della Grifo Cornici di Magione. L’azienda ha infatti comunicato alle organizzazioni sindacali la messa in mobilità di tutti i lavoratori per cessazione di attività e la richiesta di concordato. Siamo di fronte ad un caso emblematico delle modalità con cui la crisi economica e sociale attraversa il nostro territorio: un’azienda leader a livello nazionale per la produzioni di cornici rischia di chiudere con pesanti ricadute sulle lavoratrici e sui lavoratori. Ecco alcuni dei risultati della manovra del governo anche nel nostro territorio: le risorse per garantire le passività delle banche private sono state trovate, ma niente è stato fatto per favorire l’accesso al credito, fondamentale per determinare nuove e moderne strategie aziendali capaci di mantenere la produzione e gli attuali livelli occupazionali.
Noi pensiamo che sul caso specifico abbia assolutamente ragione la Cgil a chiedere un interessamento fattivo di tutti i soggetti istituzionali per aprire un tavolo su questa crisi. Per parte nostra non solo siamo con lavoratori e sindacato, ma ci impegniamo a mettere in campo tutte le sollecitazioni per determinare l’avvio del confronto e possibili soluzioni. Nello stesso tempo pensiamo che occorrano sforzi aggiuntivi per far funzionare il Piano straordinario per il lavoro anche e soprattutto al fine di difendere e rilanciare il settore manifatturiero della nostra regione.
Enrico Flamini – Segretario Provinciale Prc-FdS Perugia