Sono sempre stata, sin da piccola, una tipa sui generis. Pensate a quelle bambine che ascoltano la mamma, stando sempre buone e in silenzio in un angolino...quella non ero certo io.
Ho sempre detto ciò che pensavo in maniera diretta, guadagnandomi etichette ed appellativi che sono passati agli annali di famiglia. Il mio punto di vista l'ho sempre espresso, non sono mai stata una di quelle bambine-poi ragazze-poi donne che per scelta non si espongono. IO MI ESPONGO SEMPRE, ogni qual volta che lo ritengo "giusto".
Detto questo penserete che sono una tipa scontrosa, un po' accigliata, sempre all'attacco insomma. Perché se una dice sempre ciò che pensa, il più delle volte viene associata ad una personalità irruenta e perché no, anche scortese. Io invece appartengo ancora ad un'altra categoria. L'irruenza non so neppure dove stia di casa. Eppure dico sempre ciò che penso. Con gentilezza però.
Sii sempre un po' più gentile del dovuto è il mio motto.
L'altro giorno mi è stato detto:"l'estrema gentilezza nelle persone che non si espongono mai, fa pensare ad una mancanza di coraggio; tu invece, che dici sempre tutto in maniera così diretta, seppur con il sorriso sulle labbra, denoti doti di spiccata apertura mentale". Credo sia tra i complimenti più belli che mi siano mai stati fatti.
Starete pensando come mai in un blog di cucina si affrontino argomenti psico-comportamentali per nulla pertinenti con il cibo. La verità è che nella lista dei buoni propositi per il nuovo anno c'è anche questo; c'è la voglia di raccontarsi e di farsi conoscere, di essere più "vicina" a chi mi legge, di utilizzare queste pagine anche come diario personale (nei limiti del possibile ovviamente!).
Credo sia giusto non precludermi questa strada, credo mi aprirà nuovi orizzonti e nuove porte.