Certo che c'è proprio da invidiarci, noi che viviamo nell'epoca di Internet. Noi che viviamo nell'era dell'informazione. Noi che viviamo nell'era delle tanto sbandierata (forse dovrei dire smudandata) libertà. Peccato che i giornali non siano liberi di dire un cazzo e i giornalisti adesso se vogliono fare il loro lavoro, che sarebbe quello di raccontare il mondo e smascherare le verità più scomode, non quello di mostrarci simpatici cuccioli che si sfidano in gare canine come fossero concorrenti di talent-show, rischiano pene superiori ai mafiosi, pari forse solo a quelle dei terroristi e infinitamente maggiori di, chessò, grossi evasori fiscali o preti pedofili che vengono perdonati con 10 Ave Marie, un'amichevole pacca sulle spalle e una paternale rimproverazione: "La prossima volta stai solo attento a non farti beccare".Come presa ulteriore per il culo, ci fanno pagare il canone, ci fanno comprare il decoder, ci fanno sostituire il televisore, ci fanno vedere un Mondiale (evento di interesse pubblico) monco che se stasera voglio vedere la partita devo o pagare o andare al bar e invece della partita devo pure essere contento di avere il Privilegio con la P di Pene maiuscola di potermi godere il Tg con la T di Totalitarismo maiuscola. E, ciliegina ulteriore sulla torta, non possiamo più nemmeno bestemmiare che c'è la prova tv MAP0RC0D!QUELM!NZ0L!N!"£%&%$£"£$%&/%$£"£$%&$£"$%&/$£%%&"A$TARD0