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Flashback (di Dan Simmons)

Creato il 20 aprile 2012 da Mcnab75

Flashback (di Dan Simmons)

Flashback
di Dan Simmons
Fanucci editore
592 pagine, 9.90 euro

Sinossi

In un futuro in cui la recessione economica ha messo in ginocchio gli Stati Uniti e non solo, una nuova droga chiamata flashback si è diffusa per tutto l’Occidente: la gente si rifugia nei ricordi felici e volta le spalle al futuro. Nick Bottom, un ex detective del dipartimento di polizia di Denver, lui stesso consumatore di flashback, viene assunto dal vecchio consigliere miliardario Hiroshi Nakamura per rintracciare chi, sei anni prima, ha ucciso il suo unico figlio Keigo, che si trovava negli Stati Uniti per girare un documentario sulla dipendenza degli americani da quella droga. Nick Bottom dovrà tornare a visitare il luogo del delitto, interrogare di nuovo i vecchi sospetti e testimoni e riesaminare nella sua mente tutti i ricordi dell’indagine di allora: un viaggio in un’America devastata, per salvare sé stesso e suo figlio, e per portare alla luce uno dei segreti più oscuri che siano mai esistiti.

Commento

Dan Simmons è senz’altro uno dei miei scrittori preferiti. Abilissimo nel saltare tra fantascienza e horror, ancor più bravo a miscelare i due elementi per creare degli ibridi interessantissimi.
In questo caso però i generi che si mischiano sono altri: alla fantascienza distopica si unisce una trama gialla, ma con atmosfere da noir distopico.
Il risultato? Notevole, ma con qualche riserva, che vedremo più in là.

L’impianto del romanzo è nello stile di Simmons: lunghe parentesi di infodump “buona”, perché calata armoniosamente nella storia, personaggi in chiaroscuro, riflessioni sociopolitiche che vanno ben oltre il semplice artifizio narrativo.
Il futuro prossimo venturo descritto dall’autore è desolante: Stati Uniti e Cina sono crollati sotto il peso della Crisi, diventando paesi del secondo o del terzo mondo. L’Europa si è venduta a una delle potenze nascenti, il Grande Califfato, che conta su una crescita demografica importante. Israele è stato infine bombardato dall’Iran e, di fatto, non esiste più. Il Giappone, tornato a un solido e potente impianto imperialista, sta alla finestra, osservando ciò che accade.

In America una delle cause del crollo sociale è stato il diffondersi della droga mnemonica chiamata Flashback. C’è chi ipotizza che la creazione del Flashback sia stata tutto fuorché casuale.
L’ex detective Nick Bottom, un drogato all’ultimo stadio, viene incaricato da un ricco e potente shogun giapponese, Nakamura, per scoprire i responsabili della morte del figlio. Caso irrisolto che sembra collegato da un doppio filo alla morte della moglie di Bottom, Dara.

Simmons è bravo – non potrebbe essere altrimenti – a imbastire una trama che nella terza e ultima parte si sbilancia addirittura verso l’intrigo internazionale. Non mancano nemmeno delizie per gli amanti dell’action e della sci-fi “possibilista”, dai ninja in armatura potenziata alle armi orbitali, passando per gli sport nazionali trasformati in tornei tra IA intelligenti di atleti morti e digitalizzati.

Le perplessità di cui vi accennavo nascono dal forte pensiero politico che traspare dal romanzo. Un pensiero che va contro le riforme sociali di Obama, che Simmons ipotizza costituire la miccia che farà esplodere l’economia americana. Al pari vengono ispresse idee molto forti contro l’islamismo e il suo diffondersi nel Vecchio Continente e in Asia meridionale. L’autore mette l’accento sull’egemonia americana – che in Flashback è andata svanendo – come fattore di equilibrio libero e democratico del mondo.
Sottolineo che non c’è fervore o demagogia in questi pensieri, che vengono espressi comunque con disincanto attraverso le voci dei personaggi del libro. Tuttavia l’indirizzo politico del romanzo è quello che vi ho appena descritto. Nulla che abbassi il valore del romanzo, di qualità molto alta.
Del resto Dan Simmons è questo: prendere o lasciare.


Filed under: libri, recensioni

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