Flashback: Luna di miele - OPATIJA

Da Marisnew
Cara Lilli, 

continuo con i miei flashback sulla luna di miele: stavolta arriviamo alla seconda tappa, Opatija in Croazia.Lascio la parola a me stessa, col post del 12 maggio 2010:


Cara Lilli,
ti ho lasciato col racconto della mia luna di miele sulla laguna di Venezia... Ora proseguo con la seconda tappa, quella più lunga (una settimana): Opatija, in Croazia.
Abbiamo raggiunto in treno Trieste (da sottolineare che si trattava stavolta non di un Eurostar bensì di un semplice Interregionale senza aria condizionata, con fuori almeno 40 gradi...) dove abbiamo solo sostato per un'oretta in attesa di prendere il pullman che ci avrebbe poi condotto ad Opatija. 
Sai una cosa? Partendo da Trieste abbiamo varcato nel giro di mezz'ora circa2 confini! Trieste, infatti è a pochi chilometri dal confine con la Slovenia, mentre dopo un altro quarto d'ora di tragitto si passa il confine con la Croazia.
Opatija è stata la nostra "casa" per una settimana, come ti accenavo prima, e credimi se ti dico che lì abbiamo vissuto davvero giornate d'incanto. Non tanto per ciò che abbiamo fatto (nulla di particolare, la classica vita da mare) quanto per il clima rilassato e piacevolissimo che abbiamo riscontrato in quel luogo.
A cominciare dall'albergo in cui abbiamo alloggiato facendo la mezza pensione: affacciato sul mare, grande, imponente...eppure molto "familiare".Nella spaziosa sala ristorante sembrava di stare quasi a casa propria: ogni settore aveva un cameriere che serviva ai tavoli (sempre lo stesso ogni sera) il che giorno dopo giorno ti permetteva di conoscerlo meglio:noi in particolare avevamo una cameriera, Sonia....la mitica Sonia! Anche adesso se ci penso mi viene nostalgia del suo fare allegro e confidenziale quanto bastava per metterci a nostro agio ma allo stesso tempo attento e professionale. Aveva imparato i nostri gusti e gli ultimi giorni ci faceva trovare già sul tavolo le nostre bibite preferite! E poi cercava di parlare un pò di italiano (come molti del luogo) e questo ce la rendeva ancora più simpatica.
Il mare di Opatija ha una caratteristica: a parte la limpidezza, è gelato! Si, anche a tarda mattinata, sotto un sole che picchia in testa, ti tuffi e per i primi minuti hai l'impressione di trasformarti in un cubetto di ghiaccio :-D ...solo dopo un pò cominci ad avvertire un senso di benessere tonificante.
I pomeriggi li abbiamo dedicati al riposo e poi ad una bella passeggiata. Due minuti ed eravamo sul lungomare, tra gente festosa ma non chiassosa, tra alberghi tutti in fila, tra aiuole e fiori.
Opatija ti dà l'impressione della cittadina che vive di turismo, che si è "aperta" all'occidente per così dire con quel pò di modernità che serve ad attirare i villeggianti, ma conserva un qualcosa di orientale (pur non essendo un paese dell'estremo est) e di antico...non so spiegarlo bene a parole...ha un tratto vagamente "retrò" che la rende affascinante. Lo ritrovi nell'architettura, nello stile dei lampioni, nelle fontane.
Un ricordo su tutti: passeggiando in un tratto più appartato del lungomare, nel sole basso del tramonto, abbiamo seguito la stradina che procede curvando e ci siamo trovati su una rotonda riparata dagli alberi che affaccia su un gruppo di scogli...su uno di questi, il più alto, si trova la statua che è il simbolo della città: la "Ragazza col gabbiano". Il tutto è avvenuto con un suggestivo sottofondo musicale: chissà dove (io non sono riuscita a vederlo) qualcuno stava suonando un vecchio organetto...

La ragazza col gabbiano - Opatija


Ecco: quello è stato un piccolo frammento di eternità, Lilli, in bilico tra passato e presente. Quello è stato forse il cuore della luna di miele.
(continua)

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